Zoom Boom: il nuovo trend americano che sta conquistando l’Italia

Zoom Boom: il nuovo trend americano che sta conquistando l’Italia

Dall’America arriva un nuovo trend: si tratta dello Zoom Boom. Le donne hanno deciso di ricorrere alla chirurgia per correggere dei piccoli difetti.

Da quando è scoppiata la pandemia in quasi tutti i paesi del mondo è cambiato, per molti, anche il modo di lavorare. Tra le parole più usate, infatti, in quest’ultimo periodo sicuramente c’è lo smartworking e le videocall. Molte aziende, infatti, hanno dovuto ricorrere a questo metodo per poter continuare a lavorare. Dagli Stati Uniti, inoltre, è arrivato un nuovo fenomeno, legato proprio a ciò: si tratta dello Zoom Boom.

Cos’è lo Zoom Boom

Si chiama Zoom Boom ed è l’ultima moda in fatto di tendenze. Da oltreoceano, infatti, è arrivata questa novità, che agli occhi di molti potrebbe sembrare anche alquanto bislacca. Molte persone, soprattutto donne, infatti, hanno deciso di ricorrere a degli interventi estetici per migliorare il proprio aspetto.

La motivazione? È presto detta. Sembra, infatti, che durante le videoconferenze, in molte non siano state entusiaste del proprio aspetto e per questo motivo hanno deciso di fare qualche ritocchino. A raccontarlo, inoltre, ci ha pensato anche Sergio Noviello, Direttore Sanitario di Sergio Noviello Cosmetic Surgery & BAT Centre.

“Questo trend che in forma minore abbiamo registrato anche noi in Italia. [..] Le pazienti sono tornate in studio dicendo di essersi viste stanche e affaticate durante la quarantena e di vivere con disagio i meeting online perché le videocamere dei pc non le mostrano al meglio”.

Blusa esotica e colorata per videocall

Zoom Boom: quali sono gli interventi più richiesti?

Tra i ritocchi più richiesti ci sarebbe il mini lifting, la blefaroplastica, la rinoplastica ma anche un ritocco al seno. Sembra che ad aver creato un vero e proprio disagio, inoltre, sia stato il fatto di doversi continuamente vedere nella telecamera del pc, cosa che a lavoro, invece, non accade quasi mai.

“Importante procedere con tecniche sicure e che richiedano tempi di recupero brevi con disagi postoperatori ridotti e quindi minime ecchimosi o gonfiori che passano assolutamente inosservati sotto le mascherine”, ha così concluso il dottor Noviello.