Zona gialla: cosa si può fare e cosa no nelle regioni italiane che rientrano in questa zona secondo il Dpcm 14 gennaio, valido fino al 5 marzo.
Dal 1° febbraio 16 regioni italiane sono in zona gialla. Calabria, Emilia-Romagna, Veneto, Lazio, Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo e Lombardia si aggiungono a Basiliciata, Campania Molise, Toscana e provincia autonoma di Trento. Cosa si può fare in queste zone secondo le regole del Dpcm 14 gennaio valido fino al 5 marzo? Scopriamolo insieme!
Zona gialla: cosa si può fare
Anche nelle zone gialle vige il coprifuoco, come nel resto d’Italia. Non ci si potrà muovere dalle 22 alle 5 del mattino (salvo comprovati motivi di necessità, di lavoro o di salute). Rispetto alle altre zone, però, di giorno è consentito spostarsi all’interno di tutto il territorio regionale, anche fuori dal proprio comune.
È possibile spostarsi per raggiungere le seconde case, anche fuori regione. Lo spostamento, che può essere familiare, deve però essere giustificato attraverso un contratto di acqisto o affitto stipulato prima del 15 gennaio. Nell’abitazione in cui ci si reca non devono essere presenti altre persone non convinventi.
Sono consentiti i ricongiungimenti tra partner o coniugi, ma solo nella residenza, domicilio o abitazione (ossia il luogo dove si vive abitualmente). Il ritorno alla residenza è sempre consentito, a prescindere dal colore della regione.
Per quanto riguarda le attività di ristorazione, nelle zone gialle sono aperte fino alle ore 18, anche la domenica. È dunque possibile recarsi al ristorante per il pranzo. Attivo anche il servizio di asporto fino alle 22 per i locali con sala cucina (non per i bar), mentre non ci sono limiti per le consegne a domicilio. La più importante novità rispetto al precedente Dpcm è invece la riapertura dei musei. I luoghi di cultura sono aperti nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì.
Non cambiano invece le regole per parrucchieri e barbieri, che saranno aperti nelle zone gialle come in quelle arancioni e rosse, ma lavorando sempre per appuntamento e nel rispetto dei protocolli. Nelle zone gialle restano aperti regolarmente anche i centri estetici. Buone notizie anche per i negozi, che restano aperti e funzioneranno con le consuete limitazioni presenti nei protocolli.
Per quanto riguarda i mezzi pubblici, possono essere utilizzati ma con una capienza ridotta al 50%. Il capitolo resta invece delicato. In presenza al 100% la didattica per le scuole dell’infanzia, elementari e medie. Per le superiori didattica in presenza alternata per un minimo di 50% e fino al 75% degli alunni. Le università possono essere aperte o chiuse su decisione autonoma delle regioni.
Zona Gialla: cosa non si può fare
Come per le altre zone, non è consentito superare i confini regionali fino al 15 febbraio, anche quando si tratta di due regioni gialle. Cambiano le regole per l’asporto, che non è consentito nei bar dopo le 18. Stretta invece per i centri commerciali, che anche in zona gialla restano chiusi nei festivi e pre-festivi, quindi anche nei weekend, per evitare gli assembramenti. Restano aperti in questo caso solo i negozi alimentari, le farmacie e le edicole presenti al loro interno. Chiudono invece in tutto il territorio nazionale corner per giochi e bingo.
Infine, restano ancora chiuse palestre, piscine, teatri e cinema, con l’eccezione dei centri sportivi, dove sarà possibile praticare attività motoria all’aperto e in maniera individuale. Di seguito il riassunto grafico delle regole: