La Xylella si sta trasformando in una vera e propria piaga per molti agricoltori, specialmente in Puglia. Scopriamo perché viene considerata molto pericolosa.
La Xylella è un batterio estremamente pericoloso, in grado di infestare fino a 150 tipi diversi di piante. I suoi effetti sono nefasti e può portare alla morte di molte varietà di piante importantissime, soprattutto per l’agricoltura. Se ne sente parlare già dal 2013, anno in cui si sono verificati i primi casi di ulivi malati in Puglia. Da allora, non c’è estate in cui la notizia non giunga ai telegiornali. Ma come mai è così pericolosa?
Gli effetti negli Ulivi
La Xylella fastidiosa è un batterio che riesce a colpire diverse tipologie di piante. In Italia quelle più colpite fino ad ora sono state le viti e gli ulivi, specialmente nella zona pugliese del Salento. Lì il batterio ha provocato il disseccamento di numerose piante che sono considerate vitali per l’agricoltura italiana.
Le soluzioni finora adottate
Purtroppo non esiste una vera e propria terapia per curare le malattie provocate dalla Xilella. Fino ad ora le strategie adottate per contrastare la diffusione del batterio sono state:
- Trattamenti insetticidi per uccidere i convettori del batterio e quindi impedirne la diffusione sulle piante sane;
- Riduzione del contagio attraverso l’abbattimento delle piante infette e delle piante non infette a sopo preventivo.
Che cosa ha fatto il governo per aiutare gli agricoltori
Finora ci sono state tante promesse, ma pochi fatti. Tuttavia, il 6 Luglio il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina ha fatto un annuncio molto importante durante il question time alla Camera. Ha infatti dichiarato che è stato previsto lo stanziamento di 11 milioni di euro per gli agricoltori pugliesi danneggiate dalla Xylella e che ben presto verranno sbloccati. Inoltre saranno destinati 4 milioni di Euro alla ricerca per analizzare più approfonditamente il batterio.
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