Will Smith, la confessione: “Avrei voluto uccidere mio padre”

Will Smith, la confessione: “Avrei voluto uccidere mio padre”

La star di Hollywood si apre sugli aspetti più oscuri della sua vita, in particolare sulla relazione molto difficile con il padre e sulla voglia di difendere la mamma dagli abusi subìti. Ecco cosa ha rivelato l’attore.

Will Smith ha scritto un nuovo libro di memorie, chiamato Will, in cui tra le tante cose raccontate si è soffermato sul suo passato oscuro, del padre violento e di come ha pensato di volerlo uccidere per come trattava la madre e i suoi fratelli.

In un estratto dal suo nuovo libro di memorie, pubblicato su People, Smith racconta della sua infanzia a Filadelfia con suo padre, Willard Carroll Smith Sr., e la madre Caroline Bright, di come quel periodo ha influenzato il suo rapporto con il genitore, di cui si prendeva cura mentre l’uomo più anziano combatteva il cancro: “Mio padre era violento, e lo era anche ad ogni partita, recita e recitazione. Era un alcolizzato, ma era sobrio a ogni prima di tutti i miei film”

La star di Aladdin ha poi raccontato di come la mamma veniva picchiata dal padre, anche davanti a lui e ai suoi fratelli: “Da bambino mi sono sempre detto che un giorno avrei vendicato mia madre. Che quando sarei stato abbastanza grande, quando ero stato abbastanza forte, quando non sarei stato più un codardo, l’avrei ucciso”

I genitori di Will Smith, alla fine, si sono separati quando il ragazzo era un adolescente, e hanno divorziato ufficialmente nel 2000.

Will Smith e gli ultimi attimo con suo padre

Sempre nel suo libro di memorie, Will Smith ha poi raccontato gli ultimi tempi con il padre, scomparso nel 2016 dopo aver lottato contro il cancro.

L’attore ricorda quel periodo come il punto più brutto della loro relazione: “Una notte, mentre lo trascinavo delicatamente dalla sua camera da letto verso il bagno, un’oscurità si è alzata dentro di me. Il percorso tra le due stanze passa in cima alle scale. Da bambino mi ero sempre detto che un giorno avrei vendicato mia madre. Ho pensato: potrei buttarlo giù e farla franca facilmente. Mentre decenni di dolore, rabbia e risentimento scorrevano e poi si allontanavano, ho scosso la testa e ho iniziato a trascinare papà in bagno”.