Wanda Nara: La carriera della showgirl argentina
Wanda Nara, bionda prorompente classe 1986, è stata denominata la “donna del calcio” per le sue storie d’amore con vari giocatori. Tra le prime 50 donne più sexy del mondo secondo la rivista FHM, è divenuta famosa in Argentina e poi in Italia per la sua carriera da modella. Ecco i dettagli della vita professionale di Wanda Nara.
Wanda Nara: La carriera
Wanda fa la modella e la showgirl dall’età di 19 anni. Nel 2005 ha debuttato a teatro con la stagione estiva della rivista “Humour and Custodia” e l’anno seguente ha recitato una parte di rilievo nella rivista “Re Corona” di Jorge Corona. Ha posato senza veli per diverse riviste e ha lavorato come soubrette in vari programmi televisivi argentini: da El Musical de tus Sueños a Bailando 2011.
Wanda Nara: La vita privata
La bella Wanda è divenuta popolare, oltre che per la sua carriera, anche per la vita privata, costellata di amori sul campo di calcio. In principio fu Diego Armando Maradona, con il quale ebbe un piccolo flirt; fu poi la volta dell’attaccante della Sampdoria, Maxi Lopez, suo marito dal 2008 al 2013. Da questo matrimonio sono nati tre figli: Valentino, Costantino e Benedicto. A seguito della separazione, Wanda intraprende una storia (ancora in corso) con il centravanti dell’Inter, Mauro Icardi, dal quale ha già avuto una bambina, Francesca. Secondo il recente gossip, Wanda avrebbe iniziato una quinta gravidanza da tre mesi, notizia che ha messo in subbuglio il mondo del calcio per il presunto abbandono dell’Inter da parte di Icardi. Voci smentite dalla moglie, la quale ha dichiarato: “Mauro vuole rimanere perché è innamorato dell’Inter e vorrei non che lo vendessero ma che gli allungassero il contratto di un anno. Restare a Milano è una comodità per i figli e per me, tanto più ora che aspetto un altro bambino. Sono incinta di due mesi, figuratevi se voglio traslocare in un altro posto, spostare la famiglia e quattro figli. Però sia io che Mauro abbiamo grande rispetto per i soldi. Non veniamo da famiglie povere, ma neanche ricche: sappiamo l’importanza e il peso del denaro”.