Vladimir Luxuria ce l’ha con Belen e Jeremias Rodriguez: la frecciata

Vladimir Luxuria ce l’ha con Belen e Jeremias Rodriguez: la frecciata

Vladimir Luxuria non perdona la famiglia Rodriguez e lancia alcune frecciatine a Belen ma anche a suo fratello Jeremias.

Mai banale e sempre senza peli sulla lingua, Vladimir Luxuria si conferma senza freni quando deve dare pareri personali, specie quando il tema del suo discorso è qualcuno che lei stessa a conosciuto da vicino. In questo caso, nel corso di un’intervista rilasciatata a Tv Mia, l’opinionista di questa edizione de L’Isola dei Famosi ha avuto a ridire sulla famiglia Rodriguez, soffermandosi su Jeremias e suo padre, ormai ex concorrenti di quest’anno, ma anche sulla più nota Belen, compagna-naufraga dell’edizione a cui appunto Vladi aveva partecipato in passato.

Vladimir Luxuria: frecciata a Belen e Jeremias Rodriguez

Vladimir Luxuria

“Nel 2008 sono stata naufraga”, ha esordito Vladimir Luxuria lanciando una prima frecciatina alla famiglia Rodriguez e, in questo caso, a Belen: “E se lei è diventata quella che tutti conosciamo oggi è grazie a me, che ho tirato fuori la sua relazione con Rossano Rubicondi”.

Dal passato che riguarda la modella argentina, all’attualità con padre e figlio Rodriguez che hanno lasciato L’Isola dei Famosi alle prime difficoltà: “Da loro mi aspettavo la stessa grinta, invece entrambi non vedevano l’ora di abbandonare. Che delusione”.

Sulle sue preferenze in questa edizione del noto reality show, Vladi ha aggiunto: “Chi mi piace? Alessandro il figlio di Carmen Di Pietro, una vera rivelazione. Poi anche Lory Del Santo perché gioca senza mai sminuire nessuno”.

Ancora sull’Isola: “Le sfumature dell’Isola le ho vissute tutte, manca solo la conduzione, ma io non voglio prendere il posto di nessuno, perché Ilary è bravissima. Voglio invece dedicarmi a un programma davvero innovativo, che prenda spunto dalle idee geniali di Renzo Arbore”. A proposito di questa idea: “Ci piacerebbe ricreare le atmosfere di Quelli della notte, il programma del 1985 di Renzo Arbore, che fece la storia della televisione, un palcoscenico surreale, trasgressivo, ironico. Diciamo un po’ come me”.