Visitare Lovere, uno dei Borghi più Belli d’Italia

Visitare Lovere, uno dei Borghi più Belli d’Italia

Un anfiteatro sulle sponde del lago d’Iseo

Visitare Lovere vi porterà a passeggiare su uno dei lungolaghi più belli della Lombardia. Il borgo abbraccia, con la sua antica struttura a semicerchio, il panorama mozzafiato del Lago d’Iseo. L’antico castello sull’altura, le ville e i palazzi quattrocenteschi e cinquecenteschi descrivono con eleganza la storia lombarda.

Il nome e la storia

Il nome di Lovere vuol dire, in lingua lombarda, “luogo basso”. Il borgo infatti, che ha un’anima duplice, montana e lacustre, si sviluppò nel medioevo attorno ad una rupe che sovrastava il lago, quindi nella “parte bassa” del territorio che digradava verso le sponde dell’Iseo. In posizione difensiva, quindi arroccato sull’altura, sorge il castello della famiglia Celeri il cui centro corrisponde oggi alla piazza Vittorio Emanuele II. La piazza è circondata ancora da diverse torri, tra le quali la torre Soca e la torre degli Alghisi.
Dal Quindicesimo al Diciottesimo secolo, Lovere è sotto il controllo della Serenissima Repubblica di Venezia, che sviluppò e protesse la nascente industria laniera, che sarebbe diventata con il tempo una delle principali risorse produttive della zona. Accanto alla tessitura di pezze di lana proseguì sotto la dominazione veneziana anche l’antica lavorazione del ferro di cui è ricca la zona: nel Seicento erano attive a Lovere una fonderia per la produzione di attrezzi agricoli e una militare, che fabbricava cannoni.

Visitare Lovere e ammirare un Canova

Il palazzo Tadini, eretto sul lungolago alla metà del Diciannovesimo secolo, ospita l’Accademia di Belle Arti. Il palazzo fu costruito nei pressi di una cappella commemorativa in cui il conte Luigi Tadini ripose per l’eternità le spoglie del figlio Faustino, morto in circostanze sfortunate. Il cenotafio scolpito a memoria di Faustino è del celeberrimo Antonio Canova, legato al conte Tadini da un rapporto di amicizia.
Completato il palazzo il conte Tadini vi trasferì tutte le proprie collezioni d’arte che oggi arricchiscono la Galleria Tadini, un’ampia pinacoteca. E’ possibile visitare la pinacoteca tutti i giorni tranne il lunedì per ammirare la sua ampia collezione di opere d’autori lombardi e veneti tra cui il Tintoretto, il Bellini, il Parmigianino. Nella galleria trovano posto anche importanti esempi d’artigianato artistico come pezzi delle manifatture ceramiche di Sèvres e Capodimonte.

Fonte immagine di copertina: Wikipedia