Il castello della Manta, uno stupendo edificio nel Cuneese che ospita magnifici affreschi quattrocenteschi. Ecco come visitare questo luogo straordinario salvato dal FAI.
Il castello della Manta è un magnifico edificio circondato dalle Alpi Cozie che si trova nelle vicinanze di Saluzzo. Scopriamo di più su questo gioiello del Piemonte.
Il castello
Gli affreschi di epoca tardogotica sono sicuramente l’attrazione più importante del Castello della Manta. La suggestiva rocca medievale è stata trasformata nel corso dei secoli in un vero e proprio palazzo signorile, per opera della famiglia Saluzzo della Manta, che ne rimase proprietaria addirittura per 4 secoli. L’aspetto che possiamo ammirare ancora oggi è frutto delle continue modifiche apportate dai discendenti della famiglia nobiliare. L’adiacente Chiesa di Santa Maria al Castello merita sicuramente una visita.
Come arrivare
Il castello della Manta si trova in Via De Rege Thesauro, 5 – 12030 Manta (CN). Le indicazioni per raggiungerlo in macchina sono le seguenti:
- Prendere l’autostrada A6 Torino-Savona con uscita Mirene. Continuare per Savigliano e Saluzzo. Successivamente seguire le indicazioni per Manta.
È possibile lasciare l’auto in un parcheggio situato nei pressi del Castello.
Informazioni e orari
Il castello della Manta osserva i seguenti orari:
- Da marzo a settembre, dalle 10 alle 18;
- Da ottobre a novembre, dalle 10 alle 17;
- È chiuso tutti i lunedì non festivi e rimane aperto durante i festivi.
Per una visita alla chiesa annessa al castello è sufficiente seguire gli stessi giorni e orari.
Il numero di telefono per contattare la struttura è 0175 87822 e l’email faimanta@fondoambiente.it. Si organizzano visite guidate sia in italiano che in lingua straniera, anche per scolaresche. Per ulteriori informazioni visitare il sito http://www.visitfai.it/castellodellamanta/.
Curiosità
Il castello possiede da sempre un’atmosfera suggestiva, al punto da dare origine a leggende di amori contrastati e figure sinistre e inquietanti che, a detta di alcuni, abiterebbero tutt’ora l’edificio.