Virus RSV, allarme negli ospedali: aumentano i casi tra i piccolissimi

Virus RSV, allarme negli ospedali: aumentano i casi tra i piccolissimi

La diffusione del virus respiratorio sinciziale sta facendo aumentare i casi di ricoveri con bronchioliti e polmoniti nei più piccoli.

In Italia sono già numerosi i casi di virus respiratorio sinciziale tra bambini piccoli e piccolissimi. L’allarme lanciato da Fedez che ha spiegato che anche sua figlia Vittoria è ricoverata per via di questo virus, si unisce all’attenzione dei medici su questa epidemia. Attualmente si registrano 16 ricoveri a Padova, con 4 casi in rianimazione, mentre a Roma al Policlinico Umberto I i ricoverati sono 10, e molti casi si registrano anche nelle altre regioni.

Virus RSV: chi è più a rischio

Negli Stati Uniti ogni anno si registrano oltre 50mila ricoveri in ospedale che riguardano bambini al di sotto dei 5 anni. Il virus respiratorio sinciziale (RSV) è infatti la maggiore causa di patologie delle vie aeree nei bambini piccoli. Quando l’infezione si presenta in bambini più grandi o negli adulti si manifesta in forma lieve e i suoi sintomi sono simili a quelli di un comune raffreddore che può presentarsi con o senza febbre.

Virus respiratorio sinciziale RSV

Nei bambini piccoli al di sotto dei due anni e in particolare con meno di sei mesi di età, il virus può manifestarsi però anche in forma grave. Sono infatti comuni i casi di ricovero per via dello sviluppo di bronchioliti e polmoniti nei bambini più piccoli. I maggiori rischi si hanno nei neonati prematuri o al di sotto dei sei mesi e nei bambini con meno di due anni che hanno avuto malattie polmonari croniche o cardiopatia congenita. Il virus in genere tende a diffondersi nel periodo invernale, ma in questo caso la diffusione si sta presentando in anticipo.

Un’epidemia in anticipo

Il presidente della Società italiana per le malattie respiratorie infantili (SIMRI), Fabio Midulla, ha riferito ad Adnkronos che l’epidemia è arrivata con due mesi di anticipo. “Ce lo aspettavamo perché per un anno e mezzo il virus non ha circolato grazie alle misure anti-Covid (lavaggio delle mani, mascherine e distanziamento sociale). Ma non appena queste misure sono state allentate, i fratellini più grandi sono tornati all’asilo o a scuola, e con una popolazione senza anticorpi il virus ha cominciato a circolare, subito e in anticipo rispetto al solito, e sta dando forme gravi nei piccolissimi.”