Violenza sulle donne: in America i parrucchieri riconoscono segni di abusi

Violenza sulle donne: in America i parrucchieri riconoscono segni di abusi

Riconoscere i segni di violenza sulle donne non è semplice ma possiamo porci l’obiettivo di aiutarle a reagire e a denunciare gli abusi

La violenza sulle donne è un tema sempre molto delicato da trattare e da tempo ormai tante sono le campagne legate alla tutela delle vittime di questo triste abuso che spesso avviene tra le mura domestiche.

Moltissime le donne che subiscono violenza tra le mura della propria casa ma, nella maggior parte dei casi, non denunciano i loro aggressori per paura che la cosa possa peggiorare la situazione. A partire dal 1 gennaio 2017, è stato però lanciato un progetto molto particolare per dare sostegno materiale alle vittime negli Stati Uniti.

Curare la bellezza e non solo

Il governatore dello stato americano dell’Illinois, Bruce Rauner ha lanciato una norma che obbliga i parrucchieri e coloro che lavorano nel campo dell’estetica a partecipare a dei corsi di formazioni per riconoscere i segni della violenza domestica sulle loro clienti.

L’obiettivo è quello di aiutare le vittime ad affrontare la situazione mentre si prendono cura del loro corpo e della loro chioma. 88.000 saranno i professionisti della bellezza che dovranno passare 14 ore in aula per ottenere una licenza da rinnovare ogni due anni, utile a riconoscere i segnali di abuso. Al termine di questo corso proprio loro potranno indirizzare le clienti verso dei centri anti-violenza in cui ottenere sostegno.

Ma perchè i parrucchieri?

Lo spiega Kristie Paskvan, fondatrice di Chicago Says No More, una fondazione no profit che ha sostenuto fortemente la norma:

“I parrucchieri instaurano con i clienti un rapporto speciale, loro si affidano completamente . Anche il solo fornire loro alcune informazioni può aiutarli ad avere una prospettiva diversa”

Nonostante quello che si può pensare non tutti hanno aderito a questa iniziativa, polemizzando questo progetto: pare che alcuni parrucchieri si sono rifiutati di sostenere l’iniziativa: secondo loro, un possibile intervento potrebbe sfasciare intere famiglie.