Villa Cattolica, Museo Guttuso: dove si trova

Villa Cattolica, Museo Guttuso: dove si trova

Al 105° anniversario dalla nascita dell’artista apre il museo sulla sua opera

Il 26 dicembre è stato inaugurato, dopo un anno e mezzo di ristrutturazione il museo dedicato all’opera del maestro Renato Guttuso. La scelta dell’ambientazione in Villa Cattolica in Bagheria dimostra la sensibilità e la visione che sta dietro la stessa idea di questa struttura. La villa settecentesca diventa la vetrina non solo dell’opera dell’artista ma del suo rapporto con la sua gente; ne emerge un rapporto complesso e difficile fatto di affetto, vicinanza ma anche allontanamento.

Interessante la storia dello stesso edificio, raccontata anche sulla pagina ufficiale del museo.

Il nuovo Museo Guttuso in villa Cattolica (Bagheria)

Circa 1500 opere tra quelle donate dallo stesso artista, fotografie e riferimenti cinematografici che fanno un tutt’uno con il percorso del museo.

Una storia molto ricca e interessante anche quella della struttura ospitante. Una serie di vicessitudini l’hanno portata al cambiamento definitivo del 1973.

Un’antica masseria fortificata con torre e baglio, passata dalle mani di borghesi,  ai Padri Carmelitani di Palermo, quindi alla famiglia Bonanno (nel 1736) che la resero la loro residenza estiva.

E rimase a lungo legata alla famiglia, fino all’inesorabile declino che la colse nel XIX secolo. Nell’ottocento cambiò volto : divenne  ricovero durante un’epidemia del colera e caserma delle truppe borboniche a Bagheria.

Per poi finire di nuovo in mano di una famiglia borghese; Gioacchino Scaduto la rese di nuovo abitazione e  stabilimento per la produzione di conserve alimentari. Dopo la guerra qui vennero prodotti cosmetici e negli anni settanta funge da stabilimento per la produzione di limoni.

E’ dal 1973 che diviene una struttura per uso pubblico: la Civica Galleria d’Arte moderna e contemporanea di Bagheria.

E’ da questa data che partono le donazioni del maestro che si arricchiscono delle opere dei principali esponenti culturali del novecento grazie a Guttuso stesso e ai suoi rapporti con la comunità artistica, donandoci oggi la meravigliosa struttura che da dicembre 2016 è aperta a tutti noi.