Ravanusa, l’amarezza dei vigili del fuoco: “Avremmo voluto salvare Selene”

Ravanusa, l’amarezza dei vigili del fuoco: “Avremmo voluto salvare Selene”

I vigili del fuoco a Ravanusa hanno espresso la loro amarezza per non essere riusciti a salvare Selene, la donna incinta morta nell’esplosione.

Selena Pascarello, la donna scomparsa al nono mese di gravidanza e che avrebbe dovuto partorire nei prossimi giorni, ha trovato la morte nella tragica esplosione di Ravanusa. Il capo dei vigili del fuoco che si sono recati sul posto, Giuseppe Merendino, ha confessato a Sky Tg24 la sua amarezza e quella della squadra nel non essere riusciti a salvare la donna e il bambino che portava in grembo: “Il ritrovamento della donna incinta, recuperata stamattina assieme al marito e al suocero, ha generato molta tristezza. Aspettava un bambino che doveva nascere tra pochi giorni, era la persona che avremmo voluto trovare ancora viva”, ha dichiarato.

Vigili del fuoco

Ravanusa: il dolore dei vigili del fuoco

Tra pochi giorni Selene Pascarello avrebbe dovuto abbracciare finalmente il suo bambino, ma una violenta esplosione ha spazzato via per sempre i suoi sogni e quelli della sua famiglia. Nell’esplosione a Ravanusa hanno perso la vita 7 persone e in queste ore continua il lavoro dei vigili per cercare di recuperare altri corpi sotto le macerie.

Giuseppe Merendino, capo dei vigili, ha espresso la sua amarezza nel non essere riuscito a salvare Selene e le altre persone che erano con lei: “Purtroppo solamente il primo giorno, nelle prime ore, siamo riusciti a recuperare vive due donne erano dentro l’edificio che è crollato ma tra i due piani in delle aree dove si è mantenuta una bolla d’area, e questa è stata la loro fortuna”, ha dichiarato a SkyTg24.