Victoria Beckham sulla passerella della NYFW ha presentato la sua nuova collezione SS 2016-17, ma è stata criticata aspramente
La polemica sulle modelle eccessivamente magre in passerella fa nuovamente capolino. Sul banco degli imputati questa volta troviamo Victoria Beckham. La stilista è infatti stata accusata da Sarah Vine sul Daily Mail di aver scelto delle indossatrici con fisici da bambine per la sua sfilata Primavera-Estate 2017 svoltasi durante la NYFW. Tra gli abiti proposti, tanti i tagli lineari, gli stivali alti e look ispirati allo spazio. Anna Wintour, sempre in prima fila, il marito della stilista David Beckham e i figli sono apparsi entusiasti della sfilata.
Sarah Vine e altri hanno invece sottolineato che lo stile fosse “Anoressico-chic”
La giornalista ha sottolineato come le modelle, tra cui la olandese Jessie Bloemendaal e la francese Camille Hurel, abbiano un girovita di poco più di 60 cm, che lei ha paragonato a quello di una bambina di otto anni.
Anche i capi proposti, con tagli e cut-out che lasciano scoperte la pancia o le braccia, secondo la giornalista, sono pensate solo per il pubblico più filiforme. Difficilmente infatti una donna formosa si sentirebbe a suo agio indossando quei capi.
Ma la Vine non si ferma qui: secondo lei anche gli stessi tessuti usati, seta e velluto per la maggior parte, sarebbero stati usati appositamente per esaltare la magrezza dei corpi delle modelle. Addirittura, per la giornalista, anche il trucco scuro sotto gli occhi, e i capelli dai tagli austeri sarebbero serviti per far risaltare “l’illusione della malattia”.
Alla stilista Victoria Beckham sono già state mosse delle accuse del genere, ma lei si è sempre difesa sostenendo anche la campagna creata dal Council of Fashion Designers of America per vietare di far sfilare modelle troppo magre.
“Ho avuto un casting la scorsa settimana e c’erano delle ragazze terribilmente magre, non avrebbe funzionato. I miei vestiti sono per tutte le forme e taglie”, rivelò nel 2010.
Sarah Vine è comunque durissima nei confronti di Victoria Beckham: “Victoria non è Donna Karan, non è Giorgio Armani o Dolce & Gabbana. Mi sembra che lei crei come se le forme femminili siano il nemico o un motivo di imbarazzo. Dopotutto, tutti sono in grado di mettere insieme parti di tessuti luccicanti facendoli apparire decenti;
vestire una donna con le forme è molto più complesso, e richiede reali capacità e anni d’esperienza. Victoria Beckham non ha nessuno dei due, essendosi inventata da sola come fashion designer nella stessa maniera in cui è diventata una popstar – un trionfo di determinazione al di sopra del talento”.