Veronica Pivetti torna a parlare della sua vita, privata e professionale, sottolineando alcuni passaggi difficili affrontati negli anni.
La nota attrice e scrittrice Veronica Pivetti, sorella di Irene, si è raccontato a 360° al Corriere della Sera a proposito di alcuni aspetti della sua vita professionale e privata. Lavoro, ma anche depressione e altre situazioni vissute decisamente delicate.
Veronica Pivetti: la depressione e quel furto…
La Pivetti ha raccontato di come abbia dovuto fare i conti con la depressione: “Come carattere, sono apparentemente un’estroversa, una mattacchiona, in verita sono un orso, mai stata socievole sin da ragazzina, al contrario di Irene (sua sorella, ndr) che è leader di natura, socializzava subito”. “La depressione mi è venuta a causa di un problema alla tiroide: sono stata curata male, con un abuso di farmaci sbagliati. Nonostante tutto ho continuato sempre a lavorare. In quel periodo ero nel Maresciallo Rocca, con il mitico Gigi Proietti”.
Proprio il lavoro, in un certo senso, l’ha aiutata: “Riuscivo a sdoppiarmi, fingevo e proprio questo mi ha aiutato: immergermi in un personaggio tutt’altro che drammatico, mi faceva uscire dal mio stato depressivo. Tra un ciak e l’altro, però, un fiume di lacrime e la mia truccatrice mi inseguiva per riattaccarmi sulle palpebre le ciglia finte. Nessuno se ne era accorto e neppure Gigi (Proietti ndr). Nella depressione non ti frega niente di niente, invece io avevo un compito da svolgere ed è stato salvifico”.
Da un tema delicato come la depressione, ad un episodio condannabile ma raccontato dalla diretta interessata in modo assolutamente ironico: “Come mai mi hanno beccato a rubare? Follia pura. Ero reduce da un Festival stratosferico, dove mi avevano visto milioni di persone e io rubo un pacco di sottilette. Ma mi hanno beccato subito! Mi fermano all’uscita chiedendomi: signora cos’ha nella borsa? Ovviamente ho immediatamente tirato fuori il malloppo e pagato quello che dovevo, scusandomi”.