Le varianti del Covid sono generate dai vaccini? Ecco la risposta degli esperti

Le varianti del Covid sono generate dai vaccini? Ecco la risposta degli esperti

Possibile che a generare le varianti Covid siano stati i vaccini? Alla domanda provano a dare una risposta gli esperti.

A contrassegnare il secondo anno di pandemia sono soprattutto due aspetti fondamentali: la diffusione delle varianti Covid; l’apertura di campagne vaccinali che si stanno portando avanti in quasi tutto il mondo. Da una parte dunque abbiamo un aumento dei pericoli e dei rischi di contagio, essendo nella gran parte dei casi le varianti più contagiose rispetto al ceppo originario del coronavirus. Dall’altro abbiamo delle armi che sembrano riuscire a proteggerci anche dalle nuove varianti. Ma che rapporto c’è tra varianti e vaccini? Possibile che a generare le varianti siano stati proprio i vaccini?

I vaccini generano le varianti Covid?

Da diverse settimane, specialmente da quando la variante delta ha iniziato a diffondersi anche in Italia, costringendo il governo a studiare delle contromisure in vista della fine dell’estate, si è diffusa l’idea in buona parte dell’opinione pubblica che siano stati proprio i vaccini a indurre il virus a trovare nuovi modi per contagiarci, di fatto creando le ormai tristemente celebri varianti.

Covid-19

Si tratta tuttavia di un’idea falsa. Basti pensare a un semplice dato. La prima variante, quella alfa (chiamata in un primo momento inglese) è emersa in Inghilterra nel settembre 2020, ovvero prima che i vaccini Covid venissero autorizzati e diffusi tra la popolazione. Stesso dicasi per altre varianti, come la beta e la gamma, individuate alla fine del 2020, quindi prima dell’avvio delle campagne vaccinali. E anche la temibile variante delta è stata identificata per la prima volta in India addirittura nell’ottobre 2020.

Tuttavia, non basta la mera questione cronologica a liquidare l’idea della creazione delle varianti causata dai vaccini come una semplice fake news. Per poter comprendere a fondo cosa renda falsa questa tesi, è necessario capire come effettivamente vengono create le varianti di un virus.

Varianti Covid: come si generano le nuove versioni di un virus

Il processo di creazione di varianti è del tutto naturale nella vita di un virus. Quando questo entra in contatto con una cellula, infatti, si riproduce per creare tantissime copie di sé e in questa fase è molto possibile che avvengano errori, le cosiddette mutazioni. Nella gran parte dei casi queste mutazioni lasciano inalterato il virus, mentre altre volte l’errore trasforma il virus addirittura in una versione ‘migliore’ dello stesso.

Si tratta di un fenomeno evolutivo del tutto simile a quello evidente in tutte le altre specie di esseri viventi. A selezionare i caratteri dell’evoluzione solitamente è la pressione esercitata dall’ambiente circostante: un virus in grado di sopravvivere all’ambiente avrà certamente più possibilità di creare una discendenza numerosa capace di replicarsi di nuovo. Per questo motivo la variante delta è riuscita a diffondersi così rapidamente.

In tal senso, nonostante le varianti siano nati prima della diffusione dei vaccini, è possibile che la replicazione virale prolungata in presenza di un’immunità parziale abbia contribuito allo sviluppo di varianti in grado, almeno in parte, di sfuggire alla nostra risposta immunitaria, come sottolineato da un report pubblicato sul New England. I vaccini dunque non generano o inducono le mutazioni, ma conferiscono ai virus mutati un vantaggio rispetto alle altre varianti, facendoli quindi diventare prevalenti.

Saluto gomito Coronavirus

Come contrastare le varianti

Non basta dunque la vaccinazione per poter mettersi al sicuro dalla diffusione del virus e delle sue varianti. Certo, i vaccini aiutano a creare immunità senza eccessivi disagi o pericoli, ma possono non essere sufficienti a contenere la pandemia senza il contributo di strategie come il distanziamento e l’uso delle mascherine. Per questo motivo, lo studio sottolinea come sia importante continuare a mantenere le strategie difensive con cui abbiamo convissuto negli ultimi due anni almeno fino a quando la popolazione non sarà protetta efficacemente, o quando la circolazione del virus non scenderà a livelli molto bassi in tutto il mondo.

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