Covid, in arrivo la nuova variante JN.1: il picco è atteso a Natale

Covid, in arrivo la nuova variante JN.1: il picco è atteso a Natale

Torna il timore del Covid: in Europa si sta diffondendo la variante JN.1, possibile picco nel periodo delle vacanze di Natale.

L’allarme Covid torna a rovinare le vacanze di Natale agli italiani? Non proprio, ma in questi giorni sta salendo nuovamente l’allerta per la diffusione di una nuova variante del Coronavirus. Si chiama JN.1 e presenta caratteristiche simili ad Alpha e Beta, le due varianti che maggiormente hanno colpito la popolazione mondiale nei primi mesi della pandemia.

Individuata per la prima volta in Lussemburgo, nel cuore dell’Europa, si sta diffondendo a macchia di leopardo sia nel Regno Unito che nell’Europa continentale. Al momento non si sono ancora registrati casi in Italia, ma la preoccupazione è alta, soprattutto in vista del prossimo periodo di feste. Scopriamo insieme cosa sappiamo e quali sono i sintomi di questa nuova variante.

Covid, arriva la variante JN.1: cos’è e quali sono le sue caratteristiche

Secondo quanto riferito dalla UK Health Security Agency la nuova sottocategoria del Covid è causata dalla mutazione della proteina spike ed è diventata negli ultimi giorni quella maggiormente in crescita tra le varianti monitorate del Coronavirus. Si tratta in sostanza di una sottovariante di Omicron Pirola, emersa in Lussemburgo e poi diffusa tra Stati Uniti, Regno Unito e Francia a partire già dallo scorso agosto.

Coronavirus

Grazie alla mutazione all’interno della proteina spike, il suo punto di forza è quello di riuscire a infettare le cellule con più semplicità rispetto ad altre varianti. Non a caso, al 4 dicembre scorso nel solo Regno Unito si contavano già 302 casi (su più di 3600 a livello globale), con una tendenza in significativo rialzo.

Le mutazioni presenti in questa variante potrebbero permetterle di evitare con maggior semplicità le difese del nostro sistema immunitario, riuscendo a replicarsi in maniera più rapida e quindi ad allargare il raggio della propria diffusione. Tuttavia, dal punto di vista sintomatico non dovrebbe cambiare molto rispetto alle altre, e anche per questo al momento l’allarme è piuttosto contenuto.

Variante Covid JN.1: quali sono i sintomi

Fermo restando che fino ad oggi in Italia la variante più diffusa è stata Eris, seguita da altre sottovarianti di Omicron quali Kraken, Pirola o altre non ancora ribattezzate (JG.3, XBB 1.9, HV.1), al momento gli esperti non sembrerebbero ancora in allarme. Nonostante sia infatti molto rapida nel diffondersi e nel contagiare, la nuova variante non presenterebbe un quadro sintomatico differente o più grave rispetto ad altre varianti.

In sostanza, i sintomi collegati a questa nuova sottovariante sarebbero gli stessi già visti per Omicron o Pirola: febbre, brividi, tosse, spossatezza, respiro difficoltoso, dolori muscolari, mal di testa, congestione nasale, diarrea, perdita del gusto o dell’olfatto.

Tutti sintomi non troppo dissimili da quelli dell’influenza stagionale, ma che non hanno portato gli esperti a lanciare alcun grido di allarme. Ad ogni modo il virologo Fabrizio Pregliasco, intervistato da AdnKronos, ha invitato a mantenere alta la prudenza: “Credo serva attenzione, siamo in una fase di crescita che i dati epidemiologici non mettono così in evidenza perché c’è sicuramente una sottostima, ma è osservabile da tutti e potrebbe proseguire per almeno 3-4 settimane“.