“Solo per farsi vedere”: Valeria Marini allo scoperto difende Federico Fashion Style

“Solo per farsi vedere”: Valeria Marini allo scoperto difende Federico Fashion Style

Tensione per Federico Fashion Style dopo le accuse sul suo operato nei saloni riprese da Striscia la Notizia. Interviene Valeria Marini.

Periodo complicato per Federico Fashion Style che si è dovuto difendere da alcune brutte accuse in merito al suo operato nei saloni di bellezza. Alcuni clienti, per altro anche famosi, si sarebbero lamentati di poca chiarezza in merito ai prezzi. Le accuse sono state riportate anche da Striscia la Notizia. A difendere il parrucchiere dei Vip ci ha pensato Valeria Marini.

Valeria Marini difende Federico Fashion Style

Continuano i “controlli” e le polemiche verso Federico Fashion Style e il suo salone. A focalizzarsi sul parrucchiere dei vip anche Striscia la Notizia che avrebbe fatto emergere diverse testimonianze secondo cui il noto hair stylist applicherebbe alle sue clienti trattamenti aggiuntivi a quelli richiesti senza comunicarne il costo. A difenderlo, però, è intervenuta Valeria Marini.

Valeria Marini

“Tutte le dichiarazioni sono state fatte allo scopo di farsi vedere“, ha detto la Marini parlando a Striscia la Notizia. “Secondo me quattro o cinque persone si sono accordate nel dire cose non vere”. Dal punto di vista della nota soubrette, quindi, ci sarebbe in atto una specie di sommossa contro Lauri.

L’ultima ad aver detto la sua contro il parrucchiere è stata Elena Morali che aveva detto: “Sono andata per una piega e mi sono ritrovata con delle extension, di qualità a mio parere pessima, e un conto da 1.500 euro senza preventivo”.

Il listino prezzi di Federico Fashion Style

Già in precedenza, Lauri si era espresso su queste polemiche specificando che il listino prezzi è a disposizione di tutti: “Chiarezza e trasparenza sono le fondamenta su cui si basa il lavoro di Federico Fashion Style”, erano state alcune delle sue parole in una nota. “I costi dei servizi sono assolutamente in linea con la concorrenza, anzi, in alcuni casi anche inferiori alla media per poter permettere a chiunque di usufruire dei trattamenti […]”, aveva aggiunto.