Pierpaolo Piccioli torna a Roma, dove tutto è iniziato: le origini di Valentino e il nuovo inizio che celebra tutte le forme della bellezza
C’era tanta attesa per la sfilata di Valentino a Roma, pensando già solo al suo meraviglioso scenario: la scala di Trinità dei Monti in Piazza di Spagna che dopo 35 anni ha accolto un cast multietnico, una collezione di 102 abiti senza distinzione di genere e dove convivono le origini di Maison Valentino, la sua bellezza iconica con quella multiforme sotto la visione di Pierpaolo Piccioli. Il direttore creativo realizza il suo sogno: ripercorrere i passi di Valentino, così come quando ha iniziato il suo percorso nella storica sede di Roma, e farli incontrare con i suoi. Ne è nata così un’ Haute Couture autunno/inverno 2022-2023 fatti di echi passati e presenti, incantevole.
Valentino, l’Haute Couture autunno/inverno 2022-2023 sfila in Piazza di Spagna
Drusilla Foer, Elodie, Laura Pausini, Anne Hathaway, Kate Hudson, ben nutrito il front row che ha assistito ad una sfilata che evoca i ricordi di quando Valentino sfilava lungo la scala di Trinità dei Monti in occasione di Donna sotto le stelle e Piccioli era un giovane che sognava la moda. Ma c’è anche un doppio significato in tutto ciò: la moda in tv, che ha avuto una breve parentesi durante il lockdown e che meriterebbe invece di ricevere tanto e molto più spazio.
E la direzione di Piccioli è una moda che va oltre la definizione di inclusivo, guarda attivamente al presente, vive tutti i giorni e risponde alla mancanza di democrazia con la bellezza. Si comincia così con un meraviglioso blouson ricoperto di rose rosse che richiama l’abito “Fiesta” del 1959 di Valentino, statement di questa Haute Couture: riprendere l’archivio, le origini e rivisitarli secondo la prospettiva del presente.
Dal volume alla leggerezza: la vera haute couture è invisibile all’occhio
L’autunno/inverno 2022-2023 della collezione alta moda di Valentino è un dialogo costante tra presente e passato, che promette una palette che viaggia tra nuance basic come il nero, il bianco, il basic rosso di Valentino, pronti ad esprimersi nella loro massima potenza virando verso l’argento, il PP Pink, il rosa pastello, verde, pesca e very pery. Un inverno ricco di colori luminosi, espressi in una giostra di volumi e leggero chiffon, dinamico e sognante.
Piume, fiocchi, ricami floreali, rose, convivono con tessuti leggerissimi, raccontando che l’Haute Couture di Valentino è un’armoniosa bellezza che non conosce regole, dove nel guardaroba c’è spazio per l’eleganza dell’eccesso ma anche per le leggere trasparenze di abiti e camicie perché come sottolinea Piccioli “solo quando un capo sembra semplice si è realizzato il compito della couture”. E la chiusura della sfilata con l’arrivo dell’equipment di sarti insieme al direttore creativo è proprio la stoffa di questa collezione.