Il vaccino trivalente protegge da morbillo, parotite e rosolia, vediamo quando bisogna farlo e perché è importante.
Il vaccino trivalente è anche chiamato vaccino anti morbillo-parotite-rosolia perché protegge proprio da queste tre malattie di origine infettiva. Quando ci si riferisce al vaccino trivalente si parla di MPR, il vaccino MPRV, invece, anche detto quadrivalente, è quello che comprende anche il vaccino per la varicella. Vediamo a cosa serve questo vaccino e quando bisogna farlo.
Vaccino trivalente: cosa comprende
Il vaccino trivalente MPR protegge da morbillo, parotite e rosolia. Ha un’efficacia del 98-99% con la somministrazione di entrambe le dosi e l’immunità dura per tutta la vita. Il morbillo è una malattia di origine virale che si trasmette per via aerea e si manifesta con febbre e un’eruzione cutanea che si diffonde per tutto il corpo. Il morbillo può generare complicanze, soprattutto quando interessa la fascia di età inferiore a 5 anni, e quella degli adulti (da vent’anni in su). Inoltre, morbillo e rosolia sono anche le infezioni più pericolose in gravidanza che possono portare a rischio di aborto spontaneo o parto pretermine.
La parotite, anche conosciuta come orecchioni, è anch’essa una malattia infettiva di origine virale. La caratteristica più evidente di questa malattia è il gonfiore che si verifica a carico delle parotidi (un tipo di ghiandole salivari). La rosolia viene causata dal Rubivirus e si presenta con un’esantema che parte dal viso per poi diffondersi anche al collo.
MPR vaccino: quando farlo?
La somministrazione della vaccinazione trivalente avviene durante il secondo anno di vita e fa parte delle vaccinazioni obbligatorie e gratuite nel nostro paese. Il Ministero della Salute raccomanda la prima dose tra il 13esimo e il 15esimo mese di vita. In questo stesso periodo viene anche raccomandando il vaccino per la varicella, che può essere somministrato come vaccino monovalente, o come combinato quadrivalente.
Il vaccino trivalente prevede anche un richiamo da somministrare tra i 5 e i 6 anni di età. Il richiamo può essere somministrato anche contemporaneamente al richiamo per difterite, pertosse, tetano e poliomielite. Il vaccino può essere somministrato anche agli adulti nel caso in cui non abbiano contratto la malattia e non abbiano effettuato ancora la vaccinazione. È importante però sottolineare che il vaccino è controindicato in gravidanza.