I vaccino per gatto è un passaggio obbligatorio che va intrapreso già nei primi mesi di vita. Ecco tutto quel che c’è da sapere.
Quando si accoglie un micio in famiglia, una delle prime domande che ci si pone è quasi sempre quella riguardante il vaccino per gatto. Non tutti sanno infatti come muoversi e se e quanti ne vanno fatti. Scopriamo quindi tutto quel che serve sapere riguardo ai vaccini per gatti, alla loro somministrazione e a quando vanno eseguiti.
Vaccinazione per gatti: quando farla e come iniziare
Il primo vaccino al gatto va fatto già nei primi mesi di vita, in genere tra il secondo e il terzo, ovvero quando gli anticorpi acquisiti dalla madre iniziano a crollare per via del nuovo sistema immunitario del micio.
In genere i vaccini da fare sono diversi e a parte quelli obbligatori, è compito del veterinario decidere quali effettuare e in che modalità. Una volta fatto il primo vaccino e valutato lo stato di salute del gatto, si riceverà un libretto delle vaccinazioni sul quale tener traccia di tutto, dalle sterilizzazioni ad eventuali allergie o a cure mediche eseguite nel corso del tempo. Questo andrà tenuto sempre da conto, sopratutto quando si viaggia in compagnia del proprio amico peloso.
Quali sono i vaccini obbligatori (e non) per il gatto
Se si parla di vaccini obbligatori, questi sono tre e sono racchiusi nella vaccinazione trivalente del gatto. Un mix che contiene quello contro l’herpes virus, il calici virus e la panlecopenia.
Gli altri, di norma facoltativi, sono invece quello contro la felv, la fip (il cui vaccino è considerato inutile da alcuni veterinari) e il famoso antirabbica che è a discrezione del veterinario in tutta Italia fuorché in Sardegna dove, invece, è obbligatorio.
Ovviamente, sempre l’antirabbica può essere richiesta in caso di spostamenti all’estero. Prima di intraprendere un viaggio è quindi consigliabile informarsi sempre sui vaccini richiesti in modo da non farsi trovare impreparati.
Riguardo agli altri, come sempre, la scelta di quelli aggiuntivi da fare andrà presa insieme al veterinario, tenendo conto dello stile di vita del gatto (se vive in appartamento o va spesso in giro), del suo stato di salute e di eventuali epidemie presenti al momento.