Il fumo rende meno efficaci i vaccini anti Covid: lo rivela uno studio

Il fumo rende meno efficaci i vaccini anti Covid: lo rivela uno studio

Il vaccino contro il Covid è meno efficace nei fumatori: lo dimostra uno studio dei ricercatori del CoEHAR.

Il vaccino anti Covid non è uguale per tutti. O meglio, la sua risposta può essere differente da persona a persona. Sono vari i fattori che possono influenzare, positivamente o negativamente, i vaccini anti Covid e il loro effetto su di noi. Tra questi, uno dei più importanti sembrerebbe essere il fumo. Secondo uno studio portato avanti dai ricercatori del CoEHAR il vaccino anti Covid sarebbe infatti meno efficace nei fumatori. Un dato che mette in allarme la comunità medica e sottolinea quanto sia importante tornare a combattere attivamente contro la diffusione del vizio del fumo.

Vaccino Covid e fumatori: l’efficacia è minore

Che fumare sia un’attività rischiosa per quanto riguarda il contagio da Covid, ormai è chiaro da tempo. A quanto pare il fumo, oltre a danneggiare potenzialmente le nostre vie respiratorie,e renderebbe anche meno efficace il vaccino, diminuendo l’impatto sul sistema immunitario e sul numero di anticorpi sviluppati.

vaccino covid

A renderlo noto è una ricerca intitolata The Effect of Smoking on Humoral Response to Covid-19 Vaccines: A systematic Review of Epidemiological Studies. I ricercatori hanno esaminato ventitré articoli, con un campione di soggetti variabile dai 74 ai 3467, in buona percentuale fumatori. In 17 di questi 23 articoli questi ultimi avrebbero dimostrato un tasso di anticorpi più basso rispetto ai non fumatori. Un dato che non sorprende, ma che va a confermare quello già riportato in un altro studio diffuso nel mese di gennaio.

Questi risultati sembrano confermare l’impatto negativo del fumo sulla salute umana e sulle alterazioni della risposta immunitaria ai vaccini, indebolendo le difese dell’organismo contro le conseguenze cliniche delle infezioni“, ha dichiarato il medico epidemiologico Pietro Ferrara, ricercatore dell’Università di Pavia. Gli ha fatto eco il professor Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, Centro di eccellenza internazionale per la riduzione dei danni da fumo, che ha aggiunto quanto i dati siano chiari. Sui vaccini i fumatori rispondono in maniera meno efficace, dal momento che non riescono a sviluppare un numero di anticorpi pari a quello dei non fumatori, e questo rende questa ampia categoria di persone più a rischio.

L’importanza della lotta contro il fumo

Alla luce di questi risultati, il professor Pelosa ha sottolineato come balzi nuovamente all’attenzione mondiale un tema importante, messo in secondo piano negli ultimi anni rispetto alla lotta contro il Covid, ovvero quello della lotta contro il fumo di sigarette convenzionali. Un’abitudine ancora oggi diffusa in tutto il pianeta, e anzi con numeri in aumento durante la pandemia, ma che continua a mettere a serio rischio la vita di milioni di persone.

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