L’Aifa approva i vaccini aggiornati a Omicron: ecco quando farli

L’Aifa approva i vaccini aggiornati a Omicron: ecco quando farli

I vaccini aggiornati a Omicron sono stati approvati dall’Aifa: come funzionano e quando farli.

Mancava solo l’ufficialità, adesso è arrivata. I vaccini aggiornati a Omicron, già approvati dall’Agenzia europea dei medicinali, hanno ottenuto anche il via libera dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco. Il nuovo booster, aggiornato contro la variante Omicron 1, è somministrabile dopo tre mesi dal ciclo primario o dall’eventuale dose booster già ricevuta. Ma come funzionano in particolare, chi deve farli e quando? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Vaccini aggiornati a Omicron: chi può farli

Questi nuovi vaccini sono consigliati in maniera prioritaria agli over 60 anni e ai soggetti fragili, anche se tutti, dai 12 anni in su, possono decidere di sottoporsi al booster su base volontaria, dopo essersi consultati eventualmente con il proprio medico.

fiala vaccino covid

Arrivano quindi finalmente i tanto attesi vaccini che dovranno diventare il perno per la campagna autunnale, in modo da difenderci da una nuova ondata di Covid e prevenire quindi ulteriori chiusure autunnali e invernali. Per questo motivo il governo ha sottolineato che il virus non è scomparso, rappresenta ancora un problema ed è quindi consigliabile, per chi rientra nelle fasce più fragili della popolazione, sottoporsi a questa ulteriore misura di protezione.

Come funzionano i vaccini aggiornati a Omicron

I vaccini bivalenti Comirnaty e Spikevax hanno ottenuto il via libera dell’Aifa per aver mostrato la capacità di indurre una risposta anticorpale maggiore rispetto a quella del vaccino monovalente originario nei confronti delle varianti Omicron BA.1, BA. 4 e BA. 5.

Cosa si intende per vaccini bivalenti? La spiegazione arriva dagli esperti. Pur essendo basati sulla stessa tecnologia a mRNA della precedente generazione di vaccini, questi ultimi contengono molecole che portano istruzioni per insegnare al sistema immunitario a produrre sia le proteine spike della variante originale sia quelle della sottovariante BA.1. Non si tratta di una novità assoluta nella scienza medica. Anche altri tipi di vaccini, come quelli antinfluenzali, sono polivalenti, nel senso che coprono più di un ceppo in contemporanea.

La differenza sta quindi solo in questo: mentre la precedente generazione è in grado di offrire protezione solo dal virus originario, gli ultimi vaccini aggiornati sono in grado di offrire una doppia protezione. Per questo motivo è necessario, per chi rientra nelle categorie più fragili, sottoporsi a un ulteriore booster per rafforzare le proprie difese immunitarie anche contro le varianti più recenti del Covid.

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