La pandemia sembra stare arretrando e la campagna vaccinale sta facendo importanti passi avanti.
Questi elementi indicano che è arrivato il momento giusto per viaggiare in sicurezza e togliersi tutti quegli sfizi che – per il covid-19 e non solo – erano stati rimandati a data da destinarsi.
In molti casi, tuttavia, viaggiare è ben più di un capriccio: si tratta di un’autentica necessità da appagare in grande stile.
Questo è il caso di quei viaggiatori di lusso che si concedono vacanze ad alto budget, investendo forti somme nella scelta di un alloggio e dei servizi connessi. Quella del viaggio di lusso, malgrado la presentazione, è una tendenza ormai sempre più diffusa ed è destinata a crescere ancora, fino anche al 10% nei prossimi anni, stando alle stime.
La tendenza del luxury travel
Nel dettaglio, i viaggiatori di lusso tendono a concedersi dai due ai tre viaggi ad alto budget all’anno, per delle vacanze che vanno in media dai sette ai dieci giorni. Questi turisti sono per lo più appartenenti alla fascia d’età che va dai 35 ai 55 anni, per lo più coppie o famiglie. Non mancano, ovviamente, turisti più giovani, desiderosi di una vacanza di lusso. La tendenza è quella di scegliere una meta e soltanto dopo pensare all’alloggio e ai servizi di cui usufruire.
Tra gli alloggi, una buona percentuale dei viaggiatori alto spendenti investe ancora nel classico albergo di lusso, ma va segnalata un’importante controtendenza: sta infatti crescendo la percentuale di turisti che preferiscono abitazioni private o case di lusso in cerca di una soluzione che garantisca loro tutti i principali comfort e indipendenza.
In crescita è anche il numero di turisti di lusso disposti a prenotare online, migliorando questa tendenza che già si era imposta negli ultimi anni. Diventa dunque sempre più comune la ricerca in rete per accumulare informazioni sulla destinazione, i suoi servizi e i luoghi da scoprire, o ancora per leggere recensioni sui principali alloggi di lusso prima di effettuare la scelta definitiva tramite agenzia di viaggi (anche in questi casi, spesso consultata tramite i suoi portali online).
Puglia: la meta preferita per il turismo di lusso in Italia
Tra le principali mete italiane per i viaggi di lusso, spicca prepotentemente la Puglia. Questa regione, come altre, ha subito negli scorsi anni l’andamento della pandemia, che ha causato una battuta d’arresto al turismo. Tuttavia, si è subito detta pronta a investire nel turismo e nella cultura (con i progetti Custodiamo il Turismo in Puglia 2.0 e Custodiamo la Cultura in Puglia 2.0) per cogliere al volo le occasioni di ripresa garantite dall’andamento della campagna vaccinale e dall’istituzione del Green Pass.
Gli investimenti della Giunta regionale pugliese sono stati dunque mirati a valorizzare tutta la ricchezza culturale, balneare e turistica della regione: dai borghi e comuni di piccole dimensioni (anche in risposta a quel turismo di prossimità che caratterizza molte scelte degli italiani), fino al patrimonio artistico e artigianale della regione, passando per l’ovvia valorizzazione e promozione di tutto il patrimonio UNESCO presente nella zona del Salento.
Questa evidente ripresa ha coinvolto tutti i settori della filiera del turismo in Puglia: dalle guide turistiche, fino ai responsabili dei musei, passando per il campo delle abitazioni e delle case di lusso per turisti. Questi investimenti, uniti alle bellezze artistiche e balneari di cui è già ricca la regione (dalla città barocca di Lecce fino alle Maldive del Salento), hanno fatto in modo che la Puglia diventasse la prima regione d’Italia come meta del turismo nazionale, seguita da Sicilia e Toscana.
Presentandosi inoltre come una delle regioni più sicure, in termini di contagi e prevenzione, la Puglia è riuscita a superare anche mete europee tra le più ambite (come Croazia, Turchia, Montenegro). La regione si rivela dunque la meta più adatta per quel revenge tourism di cui hanno voglia i turisti e viaggiatori italiani: viaggiare all’insegna del lusso, della cultura e del divertimento dopo un lungo periodo di privazioni legate all’emergenza sanitaria.