Usare l’arnica per le scottature

Usare l’arnica per le scottature

I molti usi dell’arnica

Usare l’arnica per le scottature è certamente più efficace di molti altri rimedi naturali sulle piccole ustioni.

Cos’è l’arnica e quali sono le sue proprietà?

L’arnica è una pianta che cresce principalmente in zone montane. Ha foglie verde scuro e fiori di un inconfondibile giallo brillante. In erboristeria è conosciuta da secoli per le sue proprietà antidolorifiche, antibatteriche e antinfiammatorie. E’ inoltre un valido vasocostrittore.
Per questi motivi è conosciuta nella medicina popolare come “pianta delle cadute”, dal momento che i derivati delle sue foglie e dei suoi fiori venivano utilizzati per lenire i dolori e i gonfiori causati da una brutta caduta.
E’ molto utile anche nel trattamento di follicolite, acne e altre lievi infezioni della cute.
In erboristeria si trovano pasticche a base di arnica in combinazione con altre erbe e soprattutto vengono vendute creme a base di arnica finalizzate proprio al trattamento topico di scottature, contusioni e morsi di insetto.

Usare l’arnica per le scottature

Nonostante le sue molte proprietà benefiche, l’arnica risulta tossica se entra a contatto con escoriazioni e ferite aperte.
E’ molto importante quindi, prima di utilizzarla per il trattamento delle ustioni, assicurarsi che la pelle non sia danneggiata.
Per il trattamento delle ustioni, soprattutto per gli eritemi solari, è molto indicato il gel a base di arnica, che risulta più fresco e di più facile assorbimento.
Gel e pomate a base di arnica andranno applicati più volte al giorno come tutti i rimedi erboristici e avranno un’efficacia sicuramente minore rispetto a preparazioni farmaceutiche.
E’ possibile anche preparare un decotto con i fiori secchi di arnica: una volta filtrato e raffreddato potrà essere usato per idratare la zona interessata dall’ustione tamponandola con batuffoli di cotone o garze imbevute.
Per migliorare l’effetto lenitivo delle preparazioni a base di arnica, si possono utilizzare olio essenziale di calendula e di lavanda, da usare sempre diluiti in altri oli (come quello di mandorle) e mai a diretto contatto con la pelle.