Quali sono le differenze tra unioni civili e matrimonio? L’amore è un punto in comune, per cui vediamo cosa cambia a livello burocratico.
Le unioni civili e il matrimonio consentono alle persone di giurarsi amore eterno. Questo, almeno all’apparenza, è ciò che dichiarano gli sposi. A livello burocratico, invece, quali sono le differenze? Vediamo cosa cambia tra l’una e l’altra celebrazione e quali sono i diritti e i doveri degli sposi.
Unioni civili e matrimonio: quali sono le differenze?
Dal 20 maggio 2016, grazie alla legge Cirinnà, le unioni civili sono celebrate anche in Italia. Queste consentono alle coppie formate da persone dello stesso sesso di diventare coniugi a tutti gli effetti, come avviene con il matrimonio. Prima di questo momento, gli omosessuali che vivevano sotto lo stesso tetto non avevano alcun diritto o dovere nei riguardi del partner. Oggi, invece, coloro che si sposano con l’unione civile hanno quasi lo stesso riconoscimento legale delle cosiddette coppie tradizionali.
Così come il matrimonio, l’unione civile può avvenire tra due persone maggiorenni e consenzienti, alla presenza di testimoni e di un ufficiale di stato. Ci sono, comunque, delle differenze tra le nozze tra coppie tradizionali e quelle omosessuali. Queste ultime, strano ma vero, non sono obbligate alla fedeltà, mentre le altre sì.
Un’altra differenza riguarda il cognome: nel matrimonio la moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito, mentre nelle unioni civili si può indicare un solo cognome a scelta tra quello dei due partner. Dulcis in fundo, diverse sono le tempistiche per ottenere lo scioglimento delle nozze: uomini e donne sposati devono attendere almeno 6 mesi, mentre le coppie dello stesso sesso hanno diritto alla separazione entro 3 mesi dalla richiesta, senza alcun periodo di separazione.
Unioni civili e matrimonio: i punti in comune
Tra le unioni civili e il matrimonio, quindi, ci sono differenze sostanziali, soprattutto per quel che riguarda lo scioglimento del vincolo. Tra le cose che hanno in comune le due celebrazioni, oltre a quelle indicate sopra, ci sono: coabitazione allo stesso indirizzo, contributo morale ed economico del partner e della famiglia, regime patrimoniale a scelta, diritto alla legittima e protezione contro gli abusi familiari.