Una ragazza di 14 anni è accusata del tentato omicidio di due insegnanti e di una alunna: il motivo alla base di tale aggressione.
Una studentessa di 14 anni, accusata del tentato omicidio della vicepreside Fiona Elias, dell’insegnante Liz Hopkins e di un’alunna della Amman Valley School, nel Carmarthenshire, ha spiegato di aver agito in tal modo, in quanto si sarebbe svegliata di “cattivo umore“.
Studentessa di 14 anni tenta di uccidere due insegnanti e una alunna
Si dice che la ragazza di 14 anni, di cui non è stato reso noto il nome, abbia tirato fuori il coltello da pesca del padre quando le è stato chiesto perché non indossasse i pantaloni della classica uniforme scolastica e le è stato detto di lasciare la classe.
Alla Swansea Crown Court è stato riferito, in merito a tale episodio, che la ragazza avrebbe urlato “Ti ucciderò, c***o“, per poi accoltellare la vicepreside Fiona Elias, 48 anni e l’insegnante di sostegno Liz Hopkins, 53 anni, e una alunna di 14 anni.
La ragazza ha ammesso di aver ferito le donne coinvolte e di avere con sé un’arma da taglio, ma ha negato il tentato omicidio. Ha detto alla corte: “Mi agito molto o divento scontrosa quando ho il ciclo. Quella mattina mi sono svegliata di cattivo umore“.
La giovane, poi, ha riferito di aver portato con sé i coltelli a scuola fin dal terzo anno, perché si sentiva “spaventata e preoccupata“. Ha detto: “Portavo con me tutti i tipi di coltellini tascabili e utensili multiuso fin da quando ero alle elementari”.
I genitori conoscevano i problemi della figlia
Suo padre le perquisiva lo zaino scolastico ogni giorno dopo che era stata sorpresa in possesso di un coltello da verdura durante le lezioni, sei mesi prima, evento per il quale era stata sospesa per una settimana.
Fiona Elias ha riportato ferite alle braccia e l’insegnante di sostegno Hopkin, è stata accoltellata al collo e alla schiena quando ha cercato di intervenire.
La ragazza si è recata in un’altra parte del cortile della scuola per compiere l’aggressione all’alunna quattordicenne che “non le piaceva“. Tutte e tre sono tornate a casa dall’ospedale il giorno dopo.