Aveva promesso all’amica incinta di regalarle un passeggino ma, arrivata a casa sua, l’ha uccisa: ecco perché l’ha fatto.
La mente umana può ordine piani davvero diabolici, proprio come quello messo in atto da una donna che ha attirato, a casa sua, un’amica incinta, con la scusa di voler regalarle un passeggino. La giovane in dolce attesa è stata, poi, uccisa. Chiarito l’obiettivo del folle gesto.
Uccide l’amica incinta: la ragione alla base dell’omicidio
Paula Ferreira Melo è stata assassinata da una conoscente, che le ha strappato il bambino che aspettava dalla pancia. Per tale efferato omicidio, la polizia ha arrestato Joseane de Oliveira Jardim la quale si è presentata in ospedale, fingendo che il bambino fosse suo.
L’omicida avrebbe attirato la mamma incinta nel suo appartamento e l’avrebbe uccisa, per poi strapparle il feto dal ventre.
Secondo quanto emerso, pare che Paula Jana Ferreira Melo, 25 anni, brasiliana, sia stata uccisa da una conoscente che aveva pianificato di rubarle il bambino e far finta che fosse suo. La sospettata è stata, poi, ammanettata in ospedale, dove si era recata col sangue della vittima tra le gambe e un bambino al seguito.
I medici, poco dopo, lo hanno dichiarato morto per poi allertare la polizia, in quanto i dottor si sono accorti che il bambino non era stato partorito dalla donna. I poliziotti hanno fatto irruzione nel suo appartamento e hanno trovato la madre biologica senza vita sotto il letto, avvolta nella plastica.
Paula avrebbe dovuto dare alla luce il suo secondo figlio, Endrick, il 5 novembre. Secondo la polizia, la sospettata l’avrebbe invitata nel suo appartamento con la scusa di voler regalarle un passeggino.
I momenti dell’aggressione
Nell’appartamento di Porto Alegre, la donna avrebbe colpito Paula alla testa, le avrebbe aperto la pancia, per poi strapparle il bambino dall’utero. Poi avrebbe inscenato un parto in soggiorno, mettendo il bambino e il sangue di Paula tra le sue gambe.
I vicini hanno chiamato un’ambulanza e Joseane, 42 anni e il neonato sono stati portati in un ospedale della città. I media locali affermano che dovrebbe essere accusata di omicidio, occultamento di cadavere e infanticidio.
Paula lascia una figlia di otto anni. Era anche mamma adottiva della figlia di tre anni di sua sorella. Suo cognato, Bruno Lopes, ha detto ai media locali che aveva già comprato pannolini, vestiti e giocattoli per il neonato. L’unica cosa che le era rimasta da prendere era un passeggino.