Una turista americana di 31 anni è stata uccisa, smembrata e messa in una valigia da un uomo incontrato per un appuntamento.
Il cadavere smembrato di Mackenzie Michalski è stato trovato in due valigie vicino a Szigliget, una città a circa 100 miglia da Budapest: ad ucciderla, un uomo irlandese che l’avrebbe massacrata e smembrata, per poi chiuderla in una valigia.
Turista americana uccisa, smembrata e rinchiusa in una valigia
Una turista americana è uscita e non ha fatto più ritorno a casa. La donna, infatti, è stata smembrata e le parti del corpo sono state stipate in una valigia.
Mackenzie Michalski, un’infermiera trentunenne di Portland, Oregon, era uscita a far festa nel quartiere ebraico di Budapest quando ha incontrato l’uomo che – poi – l’avrebbe massacrata.
Il suo corpo è stato scoperto nel profondo di una foresta, vicino al lago Balaton, nei pressi di Szigliget, città a circa due ore di distanza dalla capitale ungherese.
Solo 24 ore dopo la sua scomparsa, gli investigatori hanno arrestato un uomo irlandese sulla trentina. Dopo l’interrogatorio, l’uomo ha confessato di averla uccisa mentre facevano sesso, sostenendo che la sua morte era stata accidentale.
Nel corso dell’indagine, gli inquirenti hanno trovato filmati di videosorveglianza che la ritraevano mentre ballava con il sospettato e usciva dal club. Si pensa che abbia raggiunto con lui il suo appartamento in affitto dove hanno avuto rapporti intimi.
Le mosse attuate dall’assassino
I poliziotti hanno detto che il sospettato dell’omicidio ha tentato di pulire il suo appartamento prima di intraprendere il viaggio di 100 miglia per scaricare le valigie.
Hanno anche scoperto una serie di ricerche effettuato dallo stesso su Internet, nelle quali il 30enne avrebbe cercato informazioni su “sbarazzarsi dell’odore di carne in putrefazione“.
La famiglia della giovane donna, affranta, ha affermato che “sarà ricordata per sempre come una giovane donna bella e compassionevole che si è dedicata a prendersi cura degli altri e a rendere il mondo un posto migliore“.