Sophie Taylor, una bambina di cinque anni, è morta di cancro alle ossa nel 2019, ma i suoi genitori hanno scoperto che una banda di truffatori ha creato una falsa raccolta fondi nel tentativo di guadagnare migliaia di dollari da donatori che erano pronti ad aiutarli.
Truffatori rubano l’identità di una bambina morta di cancro alle ossa
Un gruppo di truffatori ha rubato l’identità di una bambina di cinque anni morta di cancro alle ossa, in quanto avevano come obiettivo quello did far soldi, a discapito della famiglia della piccola, già addolorata e devastata per la perdita della piccola.
Sophie Taylor, una bambina di cinque anni, è morta di cancro alle ossa nel 2019, ma solo di recente i suoi genitori hanno scoperto che una gang in Brasile ha rubato diverse sue foto per creare una falsa pagina di raccolta fondi, nel tentativo di rubare migliaia di sterline ai donatori.
Durante la sua lotta contro il cancro, Sophie pubblicava sui social media foto di sé e dei propri cari mentre tirava fuori la lingua con aria di sfida e invitava gli altri a fare lo stesso con l’hashtag #takeasophie. Ha anche stretto un legame con l’allora stella del Norwich City James Maddison, che ha sostenuto la sua campagna e le ha reso omaggio dopo la sua scomparsa.
Una frode organizzata nel dettaglio
I genitori, Alex e Kirsty Taylor, di Sprowston, vicino Norwich, hanno fondato il Sophie’s Sparkle Fund in suo onore. Il denaro raccolto è utilizzato per sostenere bambini e famiglie colpiti dal cancro infantile e promuovere la ricerca medica. La famiglia è stata avvisata della frode, quando i truffatori avevano già raccolto circa 2mila sterline: il loro obiettivo era quello di arrivare a 12.000 sterline.
Non sanno da quanto tempo la truffa è in corso. Il padre della piccola ha detto: “Ciò che è particolarmente dannoso per noi è che hanno preso le foto che avevamo di Sophie mentre affrontava il suo viaggio, attribuendole il nome Alice“.
La coppia ha anche scoperto che i truffatori aggiornavano regolarmente la pagina con messaggi fittizi di “Alice“.
“Vogliamo solo che le persone siano consapevoli delle campagne fraudolente, soprattutto all’estero. Per le persone che stanno seguendo un trattamento, che stanno condividendo le loro foto, sappiate che ciò può accadere e può essere stroncato sul nascere rapidamente”
E ha aggiunto: “Non vogliamo dissuadere le persone dal donare da campagne davvero buone, ma solo di essere consapevoli delle cose“, ha riferito il papà della piccola.