Torna il Tamagotchi, il pulcino virtuale che spopolava negli anni ’90

Torna il Tamagotchi, il pulcino virtuale che spopolava negli anni ’90

Dopo vent’anni, torna in commercio il Tamagotchi, il pulcino virtuale più famoso di sempre. Ecco dove comprarlo e quale sarà il prezzo.

Se eravate bambini (ma anche adulti) negli anni ’90, sicuramente ricorderete il Tamagotchi, il portachiavi a forma di ovetto che racchiudeva un pulcino virtuale da accudire.

Quando fu lanciato nel 1996, divenne subito un vero tormentone ed oggi la stessa azienda che lo produsse all’epoca, la Bandai, ha deciso di rimetterlo in commercio.

Tamagotchi: dove comprarlo e quanto costa

Negli anni ’90 il Tamagotchi costava in Italia circa 25mila lire, un prezzo simile alla versione attuale, che secondo quanto dichiarato dall’Ansa costerà 16 euro. Per ora, purtroppo, il giochino virtuale è in vendita solo in Giappone e si può quindi comprare esclusivamente online, ma è probabile che arrivi in seguito anche da noi, soprattutto se il successo di vent’anni fa dovesse ripetersi.

FONTE FOTO: https://www.amazon.it/

Il funzionamento è praticamente uguale a quello della prima versione: bisogna accudire un pulcino, soddisfacendo tutte le sue esigenze, per evitare che muoia. Ci sono gli stessi sei personaggi del gioco originale, con tre pulsanti per dargli da mangiare, pulirlo, metterlo a dormire, giocare con lui e sgridarlo.

Ad essere diverso è l’aspetto estetico: il nuovo ovetto è leggermente più piccolo, con uno schermo LCD quadrato e non più rettangolare. Considerate quindi le dimensioni ridotte, l’attuale Tamagotchi è più costoso della prima versione.

Chi ha inventato il Tamagotchi?

L’inventrice del pulcino virtuale è la giapponese Aki Maita, che desiderosa di avere un cucciolo da accudire, ma non potendolo prendere, ideò il Tamagotchi. Dal 1996 sono state realizzate ben 37 versioni del gioco e sono stati venduti 76 milioni di pezzi. Inoltre, sono stati prodotti diversi videogame e due app a tema, un cartone animato, dei fumetti e qualche film. Nonostante il successo della sua invenzione, Aki ha dichiarato in un’intervista di non essere riuscita a far carriera e di non aver neppure ricevuto i complimenti dal marito.

Fonte foto: https://www.amazon.it/