Tomaso Trussardi, dichiarazioni shock: “Mio padre discriminato perché non gay”

Tomaso Trussardi, dichiarazioni shock: “Mio padre discriminato perché non gay”

Tomaso Trussardi parla della discriminazione subita dal padre Nicola nel mondo della moda perché non era gay.

Tomaso Trussardi ha rivelato dettagli sorprendenti riguardo alla discriminazione che suo padre, Nicola Trussardi, ha subito nel mondo della moda. Durante un’intervista nel podcast di Giacomo Freddi, Tomaso ha spiegato che Nicola era trattato come un “diverso” per vari motivi, uno dei principali era il fatto che non fosse gay. Secondo Tomaso, la maggior parte degli stilisti dell’epoca, molti dei quali omosessuali, boicottavano suo padre, non lo facevano sfilare e lo escludevano dalle fiere di moda più prestigiose.

Ma scopriamo nel dettaglio che cosa ha rivelato l’ex marito di Michelle Hunziker.

Nicola Trussardi, un precursore nel mondo della moda

Nicola Trussardi, famoso per il suo marchio di pelletteria, in base a quanto rivelato dal figlio Tomaso, veniva ghettizzato perché era bergamasco e non era considerato un vero stilista, bensì “Soltanto un pellettiere“.

Lo trattavano come un diverso e dico una cosa forte: perché non era gay. E quindi tutti gli stilisti che erano gay lo boicottavano, non lo facevano sfilare, non lo accettavano alle fiere: se si va a vedere le foto dei tempi c’erano Missoni, Armani, Versace, Krizia, Fiorucci, Ferrè, lui mai” ha rivelato Trussardi.

Tomaso Trussardi

Tuttavia, invece di arrendersi alla discriminazione, Nicola ha trasformato questo ostacolo in un’opportunità, decidendo di sfilare al di fuori delle fiere ufficiali, anticipando quello che oggi è diventato un trend diffuso.

Visto che non lo accettavano alle fiere, lui disse: sfilo fuori. Adesso chi sfila in fiera? Nessuno. È stato un precursore, ed ha capito anche che doveva creare un lifestyle, non un’azienda di moda” racconta Tomaso.

Tomaso Trussardi e il ricordo del padre

Tomaso, pur essendo spesso definito “figlio di papà”, respinge con fermezza questa etichetta. “Mi fa ridere, io che il padre l’ho perso quando avevo 15 anni” ha dichiarato.

Nonostante le difficoltà, ancora oggi Tomaso continua a portare avanti con orgoglio l’eredità di Nicola e la visione innovativa che ha trasformato il mondo della moda.