Il cinematografico addio di Tom Ford attinge all’archivio del brand e firma una collezione definitiva che ne cristallizza il dress code
Questo sarà ricordato come l’anno degli addii nel mondo della moda. Dopo la fine del meraviglioso matrimonio – finché è durato – tra Gucci e Alessandro Michele, è arrivato anche il gran finale di Tom Ford. Un addio preannunciato il suo, anche se a certe notizie non si è mai del tutto pronti finché non scatta l’ufficializzazione, perché sotto sotto c’è sempre la speranza sottile di una lunga vita nel settore di grandi nomi che nel corso del tempo hanno saputo sempre come stupire rispondendo ai nuovi stimoli creativi e del mercato.
Tom Ford lascia la moda: in una collezione il dress code che ne ha da sempre distinto la firma
Di Tom Ford si è amata sempre la capacità di creare un perfetto equilibrio tra questi due fattori che da sempre nel mondo artistico rischiano di prevaricarsi. Dietro il saluto alla moda di Ford c’è forse il lutto ancora vivo dello storico compagno Richard Buckley, scomparso durante la pandemia, e l’esigenza di dedicarsi al loro figlio, ma forse anche il cuore che da un po’ batte per il cinema. E la collezione dell’addio interpretata dalle modelle ha un sapore decisamente cinematografico.
Il video, così come le foto condivise sui social presentano la collezione invernale Tom Ford Archive Collection, fine di un percorso ricco e sfavillante che dal 1994 al 2014 ha visto lo stilista donare nuova luce a Gucci con la sua visione carica di sensualità e colori brillanti, espressi tra cut out, dettagli metallici e la raffinata scelta dei tessuti, contenendo qualsiasi eccesso e puntando su un lusso d’impatto e minimal.
Dettagli che hanno definito il dress code di Tom Ford, che dopo l’esperienza Gucci ha amplificato e proseguito la sua visione di un lusso esclusivo e dalla forte carica erotica nelle linee d’abbigliamento e beauty del marchio Tom Ford, oggi diviso tra Estée Lauder e Zegna.
La campagna di questa ultima collezione mostra modelle note come Amber Valletta, Karlie Kloss, Joasn Smalls, Karen Elson e Caroline Trentini, colte in un momento di disperazione e incredulità, mentre Tom Ford passa e le guarda da una vetrina in una passeggiate in uno sguardo imperturbabile dello stilista che mostra la definitiva chiusura di un capitolo.
Da Gucci a Tom Ford: pezzi d’archivio che hanno fatto la storia della moda
L’abito cut out con cerchi metallici in oro, un lungo vestito nero in organza, gonna di pelle on pizzo, camicia di pelle in animalier, un lungo abito in velluto e un mini dress in pelle: questi i pezzi d’archivio che Tom Ford ha scelto per rappresentare la sua collezione, preferendo lanciare la linea con capi contemporanei che richiamano un dress code nutrito nel tempo.
Ma se già durante l’era di Alessandro Michele che ha attinto all’archivio Ford della maison, si andava a caccia dei must have di quel periodo, adesso la caccia sarà ancora più estesa: si pensi alle prime collezioni ispirate allo Studio 54, di cui Ford è stato frequentatore, o ai bellissimi completi in velluto, alle camicie di seta da portare sbottonate e scollate fino all’ombelico o alla scarpe in vernice. Un’eredità dalle suggestioni senza tempo.