Da alcuni giorni circola in rete una notizia falsa riguardante i letti riservati agli atleti delle Olimpiadi di Tokyo del 2020.
In rete nei giorni scorsi si è diffusa una fake news riguardante i letti riservati agli atleti del villaggio olimpico di Tokyo che sarebbero stati costruiti in cartone “per impedire rapporti intimi” tra gli sportivi, in modo da evitare ulteriori contagi da Covid-19. La notizia – stando a quanto riporta Il Post – sarebbe stata messa in circolazione dal mezzofondista statunitense Paul Chelimo e, dopo esser stata ripresa da alcune delle più famose testate, è stata in seguito smentita dal ginnasta irlandese Rhys McClenaghan con un video condiviso via social.
Thanks for debunking the myth.😂You heard it first from @TeamIreland gymnast @McClenaghanRhys – the sustainable cardboard beds are sturdy! #Tokyo2020 https://t.co/lsXbQokGVE
— Olympics (@Olympics) July 19, 2021
Tokyo 2020: i letti degli atleti
In rete è rapidamente diventata virale un’indiscrezione – assolutamente infondata – riguardante i letti del villaggio olimpico di Tokyo. Secondo il rumor i letti sarebbero stati costruiti in cartone al fine di consentire il riposo di un solo atleta alla volta, scoraggiando dunque rapporti intimi tra gli atleti ed altre persone (e, quindi, anche il diffondersi di contagi da SARS-CoV-2). La notizia è completamente falsa per quanto riguarda la parte dei rapporti intimi, mentre è vero che i letti sono stati effettivamente realizzati in cartone (riciclato, in virtù della sostenibilità per l’ambiente).
La notizia messa in circolazione dal mezzofondista Paul Chelimo è stata ripresa dalle principali testate ed è stata smentita dal ginnasta Rhys McClenaghan, che per mettere a tacere la questione si è mostrato mentre saltava sul letto testandone la resistenza. Il video di McClenaghan è stato condiviso anche dall’account ufficiale dei Giochi olimpici, che ha ringraziato l’atleta per aver dimostrato l’infondatezza della notizia.
Il Covid al villaggio olimpico
A Tokyo continuano le proteste per i giochi olimpici 2020, dove già alcuni atleti sono risultati positivi a Covid-19. Alcuni gruppi di manifestanti nei giorni scorsi hanno chiesto lo stop dei giochi olimpici al fine di evitare di mettere a repentaglio la vita degli sportivi.