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Tiziano Ferro: “L’Italia è indietro su tutto, non è questione di destra o sinistra”

Tiziano Ferro

In un’intervista Tiziano Ferro ha voluto parlare della sua vita a Los Angeles, e sulla possibilità di tornare o meno in Italia.

Tiziano Ferro si è aperto in un intervista a La Repubblica, parlando della sua vita a Los Angeles con il marito e i due bambini, e sulla possibilità di tornare o meno in Italia in futuro. Sulla questione, ha parlato della situazione in Italia tra diritti, politica e governo.

Tiziano Ferro, i commenti sull’Italia

Non ci è andato giù leggero Tiziano Ferro parlando della situazione in Italia. Il cantante, intervistato da La Repubblica, ha parlato così della sua vita in questo momento: “Un periodo inaspettato, sono sei anni che non preparavo un tour. C’è stato il Covid, sto iniziando a pensare alla scaletta. Per il resto si va avanti, i bambini crescono, che è una cosa molto bella, scrivo canzoni nuove“. Tiziano Ferro ormai vive da anni a Los Angeles insieme al marito Victor Allen e ai suoi due bambini.

Quando gli viene chiesto se tornerebbe mai a vivere in Italia risponde così: “Ho conosciuto Victor e con lui cose che non ho mai provato, la vita qui non l’ho scelta, si è evoluta in questo senso. È un discorso che ho fatto anche con mia madre, che è molto triste perché sono lontano. La questione dei diritti la affronto a posteriori. Prima di venire inglobato da questo posto senza sceglierlo avevo comprato una casa a Milano, che poi ho venduto. Volevo fare questa esperienza, diventare padre a prescindere.”

Tiziano Ferro sulla questione dei diritti in Italia

Parlando dell’esperienza di diventare padre, si è chiesto se in Italia avrebbe mai potuto farla. Queste le sue parole: “Siamo indietro su tutto, chi vuole adottare ci mette dieci anni, non è questione di gay o non gay. Fratelli di miei amici vanno in Spagna per darsi un’occasione, non penso solo agli omosessuali, ma anche agli eterosessuali. Si rende complessa la vita di persone che comunque faranno quello che vogliono.

Sulla questione della politica, invece, dice: “Ho pubblicato l’ultimo disco subito dopo le elezioni e mi chiedevano tutti: ‘Sei preoccupato?’. Ma perché? Gli altri governi cosa hanno fatto? Pensi allo Ius soli: figli di immigrati nati in Italia non possono ancora avere la cittadinanza italiana. Non credo che chi comanda voglia creare altri danni, sono fiducioso. Voglio vederli all’opera. Non facciamo questo gioco preconcetto: la destra è cattiva. Il problema non è la destra o la sinistra, è la testa. Penso alle unioni civili ‘attenti a non chiamarle matrimonio’. Proprio uguale non è, anzi è offensivo. Sui diritti siamo indietro. Punto e basta. Li ho visti mancare con tutti i governi

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ultimo aggiornamento: 3 Marzo 2023 12:29

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