Perché Tiziano Ferro non può portare i figli in Italia dopo il divorzio da Victor Allen? Ecco cosa dice la legge americana in merito.
Tiziano Ferro e il marito Victor Allen hanno deciso di lasciarsi. Dopo aver celebrato due matrimoni bellissimi, uno in America e l’altro in Italia, e aver adottato due bambini, il cantante e il consorte sono arrivati a dirsi addio. L’artista ha anche annullato tutti gli impegni nel Bel Paese perché non può portare i figli con sé dopo il divorzio: qual è il motivo?
Tiziano Ferro: perché non può portare i figli in Italia dopo il divorzio?
Come un fulmine a ciel sereno, Tiziano Ferro ha comunicato ai fan di aver avviato il divorzio dal marito Victor Allen. Nessuno si aspettava una notizia del genere, soprattutto perché il cantante e il consorte si sono mostrati sempre innamorati come non mai. L’artista non ha spiegato i motivi della rottura, ma si è visto costretto ad annullare tutti gli impegni in Italia perché non può lasciare i figli da soli in America. “Si tratta di due bambini piccolissimi e della loro serenità“, ha sottolineato.
Una domanda, a questo punto, sorge spontanea: perché Tiziano non può portare i pargoli in Italia? Il problema, stando a quanto riferito da La Stampa, è da rintracciare nella nazionalità diversa di Ferro e Allen. Probabilmente, il giudice che sta curando la causa di divorzio ha impedito agli ex coniugi di lasciare il Paese fino a quando non avranno stabilito un accordo sui viaggi dei bambini.
Cosa dice la legge in Italia?
Mentre in America c’è una legge ad hoc sui figli di coppie omogenitoriali nati in altri paesi, in Italia non c’è ancora una normativa. Il nostro Stato, infatti, non riconosce il certificato di nascita con due genitori dello stesso sesso. Per diventare padre o madre, uno dei due genitori dovrebbe effettuare la cosiddetta stepchild adoption, ossia l’adozione in casi particolari stabilita dalla legge n.184 del 1983.