Quanti tipi di lana esistono? Ecco tutte le varietà

Quanti tipi di lana esistono? Ecco tutte le varietà

Tipi di lana: quali varietà esistono, quali sono le più pregiate e quali possiamo utilizzare per i nostri maglioni.

Da tempo immemore, ormai, l’essere umano utilizza una fibra tessile naturale, ottenuta dal vello di ovini, camelidi e altri animali dotati di peluria lanosa, per realizzare capi d’abbigliamento e non solo. Stiamo parlando ovviamente della lana, le cui prime tracce risalirebbero addirittura alla Preistoria. Con questo termine oggi si intendono vari tipi di lana, una vasta gamma di tipologie di filati tra loro molto differenti e con caratteristiche specifiche, che non dipendono solo dall’animale che ne permette la produzione. Scopriamo insieme tutte le differenze tra le varie qualità.

Le caratteristiche della lana

Quando facciamo riferimento alla lana, parliamo ovviamente di una fibra tessile che può avere varie caratteristiche e che derivano soprattutto dalla fase della lavorazione della materia grezza, prima della pulitura e della rimozione del grasso, che cambia tra le altre cose anche il colore della lana.

lana

La fibra di questo tessuto, lunga tra i 40 e i 350 millimetri, è dotata di una serie di strati che comprendono, dall’interno all’esterno: la cuticula, l’elasticum (o guaina protettiva), il cortex e il canale midollare. Questi strati donano al filato non solo la sua natura termica, la capacità di riscaldare più di ogni altro tessuto, ma anche la caratteristica lucentezza, l’elasticità e la morbidezza che la distinguono, ad esempio, dal cotone, e che la rendono amatissima non solo per la creazione di capi d’abbigliamento invernali, ma anche per la produzione di tessuti d’arredo.

La lana presenta infatti queste caratteristiche fondamentali: è un ottimo isolante termico, capace di inglobare l’aria a contatto con il corpo, impedendone la dispersione; è idroscopica, assorbe acqua, sudore e umidità; è traspirante; non è facilmente infiammabile; è resistente all’usura.

Fatta questa dovuta panoramica sulla lana e sulle principali caratteristiche che la rendono tanto amata, vediamo più nel dettaglio quanti tipi di lana pregiata o meno pregiata esistono, partendo dalle tipologie più conosciute fino ad arrivare ad alcune varietà molto rare.

Tipi di lana esistenti

Che tu voglia conoscere i migliori tipi di lana per maglioni o i migliori tipi di lana per lavori a maglia di altro genere, avrai sicuramente bisogno di capire cosa cambia effettivamente tra il cashmere o la lana d’Angora, tra la lana Merino e la Shahtoosh. Ecco tutte le differenze, tipologia per tipologia:

– La Vigogna, o Vicuña, nota anche come “fibra degli Dei“, si ottiene dall’omonimo camelide che vive sulle Ande. Questa lana pregiata si distingue per la sua resistenza, lucentezza, morbidezza e finezza al tatto. Le sue caratteristiche esclusive richiedono di preservarne il colore naturale, che varia dal marrone dorato e rossiccio al bianco, senza sottoporla a trattamenti chimici.

– Rimaniamo in ambito di lane di camelidi con la lana d’Alpaca, proveniente dall’omonimo animale sudamericano, una variante setosa, leggera e anche questa pregiata, più calda e resistente di quella di pecora, con un odore meno forte e disponibile in varie tonalità, dal marrone al rosso, dal bianco al nero.

– Dai camelidi alle antilopi, in particolare l’antilope tibetana. Dal sottopelo di questo splendido animale si ricava la lana Shahtoosh, parola che vuol dire in persiano “calore del re”, in tibetano “fatto dalla natura per il re“. Si tratta di un tessuto molto pregiato, il cui commercio è oggi illegale a causa della caccia spietata attuata nei confronti dell’animale. Questa antilope è infatti oggi in via d’estinzione. Ad oggi è comunque possibile realizzare uno shahtoosh eco-friendly, fedele alla versione originale.

– Sottile, delicata, molto morbida è la lana d’Angora, ricavata dal pelo del coniglio d’Angora, una tipologia originaria della Turchia. I produttori la utilizzano per creare capi di alta qualità, ma la sua scarsa resistenza all’usura dei lavaggi ne limita l’impiego. Per migliorarne la durata, spesso la combinano con altre fibre, come quella di Alpaca.

– Passiamo alle tipologie di lana di natura ovina. In particolare, quella della capra d’Angora, la cosiddetta Mohair. Dotata di fibre lunghe, elastiche e resistenti, è una lana pregiata e molto ricercata, piacevole al tatto e utilizzata per moltissimi capi di abbigliamento.

– C’è poi il Cashmere, il “vello d’oro“, ricavato da un’altra capra, di origine tibetana ma allevata in India, Turchia, Iran, Russia e Mongolia. Si tratta di una lana pregiata che offre una grande protezione dal freddo. Viene prodotta solitamente in due varietà, una di colore bianca e una marrone, ed è oggi usata soprattutto per capi d’abbigliamento di alta sartoria.

– E chiudiamo con la lana Merino, a sua volta pregiata, originaria di pecore molto diffuse in Australia. Si tratta di una varietà morbida, traspirante, resistente all’umidità. Una lana dalla fibra sottile e leggera, adattissima per moltissimi capi d’abbigliamento, anche casual, seppur ormai largamente utilizzata anche nell’ambito dell’alta moda.

Le varietà più comuni

Abbiamo elencato le tipologie di lana pregiata. Ovviamente esiste però anche la lana di pecora di minor pregio, usata comunemente in moltissimi ambiti. Ma non vanno sottovalutate anche le lane di altri camelidi, come cammelli, dromedari e altri animali. Anche queste varietà vengono usate più comunemente ma non nell’ambito della moda di alto valore.