I segreti per riconoscere tutti i tipi di funghi, da quelli mangerecci e commestibili a quelli velenosi e pericolosi.
Ma quanti tipi di funghi esistono! Che siano commestibili o velenosi, sappiamo bene che di specie di funghi ne esistono a migliaia. O meglio, a milioni. Si stima che tra varie diversità esistano oltre 3 milioni di tipologie di funghi in tutto il mondo! Un numero abnorme e che di fatto rende impossibile conoscere tutti i tipi di funghi, nemmeno di quelli solo commestibili. Cerchiamo per di capire come scoprire quali sono quelli mangerecci, per poter cosi evitare intossicazioni ed avvelenamenti. Questi non sono tutti i tipi di funghi commestibili, ma cerchiamo di conoscere meglio quelli più comuni spesso utilizzati nella nostra cucina.
Lista di funghi commestibili
Uno dei primi nomi di funghi che salta in mente è il prataiolo. O meglio, la categoria del prataiolo. Si tratta di funghi che hanno lamelle libere, sottili e con sfumature che vanno dal rosa al bruno. Si tratta di funghi dolci e delicati, perfetti per essere abbinate a insalate, primi piatti e contorni per carni bianche.
Ci sono poi i pioppini, detti anche piopparelli. Fungo apprezzatissimo si dai tempi antichi, è perfetto per accompagnare tutti i tipi di carne, specialmente se affiancati a polenta o purè. E ci sono poi i chiodini , con lamelle non molto fitte che virano dal bianco al giallognolo. Grazie alla loro carne soda e fibrosa e al sapore amarognolo devono essere consumati con parsimonia, per evitare problemi di intossicazione. Un modo per gustarli al meglio? Trifolati e sott’olio.
Passiamo agli ovoli, funghi dalla consistenza tenera e i profumi delicati. Possono essere cucinati al forno, con miniestre in brodo, ma anche crudi all’interno di insalate. I più famosi dei funghi mangerecci sono però i porcini, particolarmente pregiati e ricercati. Compatti, sodi e gustosissimi, dal profumo inconfondibile, possono essere consumati sia crudi che trifolati, sott’olio o secchi nel sugo per risotti o pasta. Se non sai come seccarli, esistono tanti metodi molto semplici. Altri funghi non velenosi che tutti gli amanti della cucina consigliano di provare sono i gallinacci (o finferli), le mazze di tamburo, i lingue di bue, i geloni (detti anche orecchioni), i prugnoli, i sanguinelli, le colombine verdi, i maitake (tra i più famosi funghi giapponesi), le trombette dei morti e le spugnole.
Come riconoscere i funghi non velenosi
C’è un solo metodo per riconoscere i funghi commestibili da quelli pericolosi: osservarli attentamente, con occhio esperto, dopo uno studio molto approfondito della materia. Identificare i funghi velenosi da quelli non velenosi infatti necessita non solo di studio, ma anche di molta esperienza e capacità di distinguere le varie specie più comuni. Bisogna però sfatare alcune delle credenze diffuse in tutta Italia. Non si può riconoscere la velenosità del fungo dalla forma del gambo, dall’aspetto attraente e così via. Solo un’analisi attenta ci può permettere di capire se un fungo è velenoso o meno. Quindi, se andiamo per boschi e siamo in dubbio, meglio chiedere consiglio a un esperto.
Se cerchi una lista di funghi commestibili e non, magari per paragonarli con alcuni che hai visto durante qualche tua passeggiata, esistono ormai tantissimi siti che possono venire in tuo soccorso, con liste di praticamente tutti quelli fin qui conosciuti. Ricordati però: con la varietà enorme che esiste di funghi, non è detto che tu possa non esserti imbattuto/a in una nuova specie!