Il mondo delle piante, si sa, è estremamente vasto e variegato, ma la pianta (o meglio, le piante) denominate Tillandsia presentano delle caratteristiche davvero uniche.
Quello che risponde al nome di Tillandsia è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Bromeliacee che include oltre 600 specie; ognuna di esse, ovviamente, ha le proprie peculiarità, ma tutte sono accomunate da una caratteristica che definire speciale è dir poco, ovvero il fatto che per vivere e per svilupparsi non necessitano di terriccio.
Proprio così: queste piante non hanno bisogno di terriccio, ciò sta a significare che non devono essere messe a dimora in un vaso, in un’aiuola o in qualsiasi altro tipi di contenitore, ciò le rende assolutamente uniche nel loro colpo d’occhio.
Non stupisce il fatto che queste piante, negli ultimi tempi, siano divenute particolarmente gettonate nel mondo del design di interni: vederle mostrarsi rigogliose senza alcun terriccio è davvero suggestivo, e in alcuni casi vengono fatte supportare da strutture rigide, realizzate magari in vetro, oppure in ferro, dando vita a creazioni molto moderne e decorative come quelle visionabili nel sito Giunglaurbana.
Svelata questa così intrigante particolarità di questo genere di piante, andiamo a scoprire qualcosa in più, anche a beneficio di chi stesse pensando di acquistarne qualcuna per decorare i propri ambienti.
Come si presentano le piante Tillandsia
Come detto, questo genere di piante è molto ampio, di conseguenza ogni singola specie può presentare caratteristiche distinte rispetto alle altre; a livello generale, tuttavia, queste piante si presentano come delle comuni piante grasse, avendo una struttura piuttosto robusta e, spesso, delle foglie lanceolate.
Le Tillandsia sono delle piante perenni e sempreverdi, e alcune specie sfoggiano anche dei bellissimi fiori che le rendono ancora più decorative.
In alcuni casi le piante Tillandsia sono completamente prive di radici, in altri, invece, presentano delle radici ben visibili grazie a cui riescono a stabilizzarsi su strutture rigide di qualsiasi tipo, siano esse naturali o artificiali.
Dinanzi alla possibilità di acquistare una nuova pianta ci si chiede subito, legittimamente, se sia una pianta “difficile” o meno, vediamo dunque cosa c’è da dire circa la Tillandsia.
Piante molto resistenti e adatte agli ambienti indoor
Nel complesso, si può sicuramente affermare che le piante del genere Tillandsia non sono di difficile gestione, si sta parlando, d’altronde, di piante che vantano una resistenza fuori dal comune: esse, infatti, sono riuscite ad adattarsi ai contesti ambientali più sfavorevoli, riuscendo a rinunciare perfino al terriccio su cui mettere radici.
Le esigenze di queste piante sono tutt’altro che complesse, bisogna ovviamente dedicarvi le dovute accortezze in maniera costante per averle sempre in salute ed al massimo della loro bellezza.
Ma come può essere innaffiata una pianta che non è messa a dimora? Questa sarà sicuramente la domanda che ci si starà ponendo, andiamo subito a fare chiarezza.
Le esigenze d’acqua della Tillandsia sono quantitativamente inferiori rispetto alla media, e il perché è presto detto: queste piante hanno infatti, sulle proprie foglie, dei tricomi, tramite cui riescono ad assorbire l’umidità di cui necessitano.
Ciò non significa che l’annaffiatura possa essere tralasciata, anche queste piante devono essere innaffiate, se pur con una periodicità piuttosto blanda, e la procedura da seguire è questa: la pianta va semplicemente immersa sott’acqua per alcuni minuti, assieme alle proprie radici, laddove presenti, per poi essere riposta nella sua posizione originaria dopo averla asciugata con cura.
È bene che la pianta sia esposta alla luce diretta del sole per un buon numero di ore nel corso della giornata, ad ogni modo si tratta di una pianta assolutamente perfetta per essere coltivata tra le mura domestiche e in qualsiasi altro spazio indoor.
È proprio vero, la natura non smette mai di sorprendere, e le piante Tillandsia ne sono un esempio!