Nasce Threads, il nuovo social network di Mark Zuckerberg. Il suo obiettivo? Sfidare Twitter. Ecco come funziona.
Da qualche giorno si parla in tutto il mondo di un possibile confronto, corpo a corpo, tra Mark Zuckerberg ed Elon Musk. I due multimilionari, come novelli gladiatori, potrebbero addirittura sfidarsi, secondo i più arditi appassionati, all’interno del Colosseo. Fantasia o realtà? Lo scopriremo a brevissimo.
Intanto però il ‘papà’ di Facebook ha deciso di scendere in campo contro il suo grande rivale nel mondo dei social network, lanciando Threads, una nuova piattaforma che ha un solo vero grande obiettivo: mettere a tappeto il Twitter di Elon Musk.
Cos’è Threads, il nuovo social di Zuckerberg
“Ci vuole un’app per la conversazione pubblica con più di un miliardo di persone. Twitter ha avuto la possibilità di diventarlo, ma non ci è riuscito. Noi speriamo di sì“, ha raccontato il ceo del gruppo Meta per lanciare la sua nuova piattaforma. Un social che è partito immediatamente con il piede sull’acceleratore: in poche ore ha infatti raccolto già oltre cinque milioni di abbonati.
Attivo per il momento solo negli Stati Uniti e nel Regno Unito, Threads è in realtà già fruibile anche dall’Italia. Basta installarlo per Android in formato .apk dalle fonti disponibili sul web. Per iOS può invece essere installato solo se si ha un account Instagram nei paesi in cui il nuovo social è già attivo.
Per accedere si possono utilizzare le proprie credenziali di IG e al momento del primo ingresso è possibile completare il proprio profilo con le informazioni personali, che possono anche essere importate dal social delle ‘Storie’. Si può quindi scegliere di rendere pubblico o privato il proprio profilo, si possono attivare le notifiche e seguire altri account, anche importandoli da Instagram. Ma come funziona e a cosa serve questo nuovo social?
Zuckerberg sfida Musk
Chi si aspettava una piattaforma davvero rivoluzionaria potrebbe rimanere deluso. Threads è a tutti gli effetti un rivale di Twitter, simile nell’estetica essenziale e nelle funzionalità, compresi i like e i retweet (o meglio repost).
Rispetto al rivale permette di scrivere però post fino a 500 caratteri, includendo anche link, immagini e video fino a cinque minuti di lunghezza. Si possono inoltre aggiungere parole nascoste per filtrare le risposte ai propri thread e si possono, ovviamente, bloccare o segnalare determinati profili (quelli già bloccati su Instagram saranno bloccati automaticamente anche sulla nuova piattaforma).
Ulteriori migliorie e funzionalità saranno eventualmente aggiunte in un secondo momento. La vera domanda che tutti si pongono è: ce n’era veramente bisogno? In che modo un social già simile a un altro già esistente può pretendere di avere successo?
La speranza di Zuckerberg è che gli utenti possano preferire la sua piattaforma per non utilizzare quella di Musk, personaggio che resta comunque divisivo per l’opinione pubblica, e che ha da pochi mesi reso di fatto Twitter a pagamento, limitandone l’utilizzo ai non abbonati. L’obiettivo per il momento è dunque cercare di cavalcare il malcontento verso il boss di Tesla per portare su Threads il maggior numero di utenti insoddisfatti. Riuscirà mister Facebook nella sua impresa?
Di seguito il post con l’annuncio della nascita della nuova piattaforma: