Carenza di materie prime, la nuova tessera sanitaria è senza chip: ecco come continuare a utilizzare i servizi online.
C’è un’altra crisi con cui l’Italia ha dovuto fare i conti negli ultimi mesi: la crisi dei microchip. A causa della carenza di materie prime, ennesimo prodotto negativo del conflitto ucraino, il MEF non ha potuto produrre molti chip necessari per documenti come le tessere sanitarie. Per questo motivo, tantissimi italiani si sono visti recapitare, negli ultimi mesi, una tessera sanitaria senza microchip. Un fastidio non da poco per tante persone che, proprio grazie alla presenza del microchip, erano soliti utilizzare la tessera anche come carta nazionale dei servizi. Cosa fare se ci si ritrova in questa condizione? Ecco tutte le soluzioni possibili.
Tessera sanitaria senza microchip: cosa succede adesso
Partiamo da un presupposto: il microchip non è necessario per le funzioni fondamentali del documento sanitario. Per poter effettuare acquisti in farmacia, ad esempio, non ci saranno problemi. Non è il microchip ad essere interessato a questi acquisti, bensì il codice a barre, che è regolarmente presente anche sulle nuove tessere.
Tuttavia, il chip è necessario per poter utilizzare la tessera come Carta nazionale dei servizi, per poter accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e in alcune regioni anche per poter smaltire i rifiuti, lì dove i bidoni della differenziata richiedono l’inserimento della carta con chip. Come fare, dunque, se ci è arrivata una delle nuove tessere prodotte in questo periodo di crisi delle materie prime?
Come risolvere il problema dei microchip
Una buona notizia c’è. Per poter accedere ai servizi sarà possibile utilizzare ancora la vecchia tessera sanitaria, regolarmente fornita di microchip ancora per qualche mese, richiedendo però l’estensione della sua durata entro la fine di febbraio del 2023.
Come si effettua la richiesta? Bisogna essere in possesso di PIN e PUK, oltre che di un computer e di un lettore di smart card. In questo modo potremo utilizzare un software dedicato, scaricabile dal portale del Sistema di Tessera Sanitaria, che ci permetterà di autenticare la vecchia tessera per poter estendere la scadenza fino al 31 dicembre 2023.
Almeno per qualche tempo, dunque, i cittadini saranno chiamati a usare due tessere sanitarie diverse per diversi servizi: quella nuova per le questioni di ambito sanitario, quella vecchia per poter accedere ai servizi online. In alternativa, sarà comunque possibile usare per la gran parte dei servizi della Pubblica Amministrazione anche SPID e CIE.