Terapia omeopatica per curare le malattie da raffreddamento

Nella cura delle malattie da raffreddamento, la terapia omeopatica può rappresentare un valido aiuto.

La terapia omeopatica , infatti, risulta generalmente efficace, e, grazie alle alta diluizione, non presenta normalmente tossicità chimica, effetti indesiderati o interazioni con altri farmaci che si stanno assumendo. Per questi motivi può essere somministrata anche ai bambini, alle donne in gravidanza e nei pazienti politrattati, come gli anziani.

L’anno scorso l’influenza ha messo a letto 6,3 milioni di Italiani, circa l’11% della popolazione, che sale al 26% se si considera la fascia d’età tra 0 e 4 anni (fonte Influnet – Istituto Superiore della Sanità). Le cosiddette “malattie da raffreddamento” sono favorite dalle basse temperature e comprendono influenza, ma anche sindromi simil-influenzali (ovvero patologie con sintomatologia similare all’influenza, ma in forma più lieve), raffreddore, tosse, faringite e laringite. Questi disturbi sono provocati da svariati tipi di virus (oltre 200) facenti parte delle classi dei rinovirus, dei coronavirus e gli enterovirus. Mentre i primi prosperano anche nelle stagioni miti, provocando malanni “fuori stagione”, i coronavirus trovano terreno fertile per la propria diffusione durante la stagione fredda, quando le difese immunitarie dell’apparato respiratorio e dell’organismo si abbassano.

Influenza

L’influenza è una patologia di natura virale che si trasmette attraverso virus presenti nelle secrezioni bronchiali. Per questo, la prima forma di prevenzione dal contagio è costituita da una corretta igiene personale: ecco perché va sempre messa la mano davanti alla bocca quando si starnutisce, si devono lavare le mani con acqua calda e sapone neutro dopo ogni starnuto, e vanno sempre gettati i fazzoletti usati senza appoggiarli su scrivanie, banchi di scuola, piani della cucina.

L’influenza si manifesta inizialmente attraverso malessere diffuso, testa pesante, fastidio alla luce, brividi e sensazione di freddo, bruciore faringeo e astenia. Alla comparsa di questi primi sintomi, consiglio il medicinale omeopatico Oscillococcinum, una dose globuli da assumere il prima possibile e, successivamente, fino a tre volte al giorno, ad intervalli di circa 6 ore. Quando invece l’influenza è conclamata con febbre, tosse, starnuti, mal di gola e persistenza di dolori diffusi in tutto il corpo, la posologia consigliata è di un tubo dose di Oscillococcinum, due volte al giorno per due-tre giorni.

Per evitare il contagio, è utile che anche i familiari della persona malata assumano immediatamente una dose di Oscillococcinum e continuino l’assunzione di un tubo dose ogni settimana per tutto l’inverno, versando e sciogliendo l’intero contenuto di una dose globuli direttamente in bocca, preferibilmente sotto la lingua. Ai genitori che devono somministrare il medicinale ai piccoli di casa suggerisco, invece, di diluire i globuli in poca acqua oligominerale e somministrarglieli con un cucchiaino o il biberon.

In caso d’influenza, a Oscillococcinum possono essere associati altri medicinali omeopatici, tenendo conto della sintomatologia specifica del paziente: in particolare, nel caso in cui l’influenza si presenti anche sotto forma di febbre alta e a esordio improvviso, suggerisco Belladonna 9 CH, cinque granuli ogni tre ore. Quando invece la febbre si presenta in maniera progressiva e comunque non superiore ai 38°, il medicinale omeopatico più adatto è Ferrum phosphoricum 9 CH, cinque granuli ogni sei ore. Arsenicum album 9 CH è invece indicato in caso di febbre legata a problemi gastro-intestinali. Questo medicinale va assunto alla comparsa della febbre e, se necessario, dopo alcune ore.

Non è mai troppo tardi per iniziare la prevenzione!

Il mio consiglio è di programmare un trattamento preventivo a base di Oscillococcinum fin dai primi giorni di settembre. Se non è stato possibile, suggerisco comunque di iniziare il trattamento preventivo in un qualsiasi periodo da settembre a marzo. La posologia è di un tubo dose di Oscillococcinum alla settimana.

Sindromi simil-influenzali e raffreddore

Durante la stagione fredda, ma anche nel corso di tutto l’anno, può essere comune l’insorgenza delle cosiddette sindromi simil-influenzali, che si presentano con sintomi e manifestazioni simili a quelle dell’influenza, ma in forma più lieve. Mentre l’influenza è causata da virus denominati Orthomixovirus e compare nel periodo compreso tra ottobre e febbraio, le sindromi simil-influenzali si manifestano anche nei periodi dell’anno in cui il clima risulta più mite. La febbre, inoltre, solitamente tende a non superare i 38°. Anche in questi casi consiglio Oscillococcinum, medicinale che, secondo la mia esperienza, è utile ad alleviare i sintomi e favorire una rapida risoluzione anche delle sindromi simil-influenzali. Come avviene per l’influenza, ne va assunta una dose non appena si avvertono i primi sintomi, ripetendo l’assunzione ogni sei ore fino a tre volte al giorno. Ricordo, inoltre, che questo medicinale omeopatico è particolarmente utile per alleviare la sintomatologia nei piccoli pazienti, che in genere sono molto reattivi alla terapia omeopatica.

Il raffreddore è forse la più comune tra le patologie da raffreddamento, particolarmente diffusa nei bambini, anziani e adulti con il sistema immunitario indebolito. Freddo, sbalzi di temperatura e altri fattori ambientali sono tra le cause più frequenti per contrarre il raffreddore. Non appena si riconoscono i sintomi del raffreddore (starnuti, naso tappato o che cola, bruciore alla gola…) suggerisco di assumere una dose di Oscillococcinum il prima possibile e poi di ripetere l’assunzione fino a tre volte al giorno, ogni sei ore circa. Il medicinale secondo la mia esperienza aiuta a velocizzare il decorso della malattia.

Posologia e somministrazione

La somministrazione dei medicinali omeopatici è molto semplice: i granuli e i globuli omeopatici, ovvero le forme farmaceutiche specifiche più diffuse dell’omeopatia, vanno lasciati sciogliere in bocca, preferibilmente sotto la lingua. Per la somministrazione ai neonati e ai bambini sotto i due anni di età possono anche essere sciolti in un po’ d’acqua, preferibilmente oligominerale e a temperatura ambiente (meglio evitare la miscelazione con tisane o bevande aromatiche) e proposti in un bicchiere, nel biberon, o con un cucchiaino.

Oscillococcinum è disponibile in globuli all’interno di contenitori monodose. Si può assumere senz’acqua versando l’intero contenuto di una dose direttamente in bocca e facendolo sciogliere preferibilmente sotto la lingua. Ai più piccoli si può proporre il medicinale sciolto in poca acqua oligominerale.

Tosse

Insieme al raffreddore, la tosse è il disturbo per cui gli Italiani comprano più farmaci: oltre 100 milioni di confezioni vendute nel 2014, secondo i dati Ims Health diffusi da Assosalute.

La tosse, infatti, è uno tra i primi meccanismi di difesa che il nostro organismo mette in atto per eliminare sostanze irritanti come virus e batteri, muco e polvere dalle vie aeree. Si tratta di un’utile reazione naturale che, tuttavia, può generare un fastidioso “circolo vizioso” soprattutto quando è secca e stizzosa: ogni colpo di tosse, infatti, acuisce l’infiammazione della mucosa che ricopre le vie respiratorie e la irrita ulteriormente, peggiorando la situazione.

Esistono vari tipi di tosse, riconoscibili in base alla presenza o meno di secrezioni e alla durata del sintomo. La tosse secca è caratterizzata dall’assenza di catarro e generalmente è irritativa e interessa, più spesso, faringe, laringe e trachea. La tosse produttiva, detta anche grassa, invece, è caratterizzata dalla presenza di catarro, nei diversi distretti delle vie aeree. Spesso, la tosse produttiva rappresenta la normale evoluzione di una iniziale tosse secca.

Se il paziente presenta tosse secca, con tonalità quasi acuta, prescrivo Spongia tosta 9 CH, mentre se la persona lamenta un bruciore nella parte posteriore dello sterno il medicinale utile è Bryonia 9 CH; di entrambi vanno assunti cinque granuli ogni tre ore.

Per la tosse grassa, che in alcuni casi, soprattutto nei bambini, può causare sensazione di nausea, consiglio Ipeca 9 CH, medicinale particolarmente indicato per questo tipo di situazioni e che va somministrato nella posologia di cinque granuli ogni tre-quattro ore. In caso invece di tosse particolarmente produttiva e abbondante, è consigliabile assumere Antimonium tartaricum 9 CH, cinque granuli ogni tre-quattro ore. La tosse può manifestarsi anche di notte, pregiudicando un riposo sereno. In questo caso il medicinale più utilizzato è Drosera 9 CH, cinque granuli ogni tre ore, oppure, al momento del bisogno.

Esistono, inoltre, alcuni sciroppi omeopatici adatti a qualsiasi tipo di tosse. Tra questi, ai miei pazienti, prescrivo spesso Stodal sciroppo, indicato per ridurre intensità e frequenza della tosse. Un vantaggio di questo medicinale è sicuramente legato al fatto che non contiene sostanze mucolitiche o sedative, che possono provocare effetti indesiderati[1]. Stodal sciroppo è quindi indicato anche per i piccoli pazienti.

Grazie alla presenza di sostanze attive in diluizione omeopatica utili per il trattamento dei diversi tipi di tosse, Stodal sciroppo permette di trattare la tosse secca e la tosse grassa. Usando come riferimento il bicchiere dosatore, gli adulti possono assumere 15 ml (un cucchiaio) di sciroppo, mentre per i bambini si consiglia una dose di 5 ml (un cucchiaino); l’assunzione va ripetuta, sia negli adulti, sia nei bambini da 3 a 5 volte al giorno.

Stodal, lo sciroppo…anche in granuli!

Per chi è spesso fuori casa, o per chi semplicemente non ama gli sciroppi, Stodal è disponibile anche in granuli, un formato pratico da inserire in tasca o in borsetta. In questo caso, la posologia è di cinque granuli 3-5 volte al giorno.

Semplici consigli per proteggersi dalle patologie della stagione fredda

In casa…

Il ricorso ai medicinali omeopatici in fase preventiva è sicuramente un ottimo accorgimento per proteggere l’organismo di grandi e piccini dall’insorgenza delle principali sindromi influenzali e da raffreddamento: la terapia omeopatica può essere associata alla messa in pratica di alcuni semplici consigli di igiene domestica quotidiana, particolarmente utili per evitare ove possibile le situazioni di possibile contagio tra le mura domestiche.

A questo proposito disinfettare con cura i sanitari e i piani di lavoro della cucina con l’utilizzo di candeggina e detergenti specifici è il primo passo per una pulizia accurata e a prova di virus e batteri. Questa buona abitudine non dovrebbe, inoltre, essere trascurata per molti oggetti di uso quotidiano e di cui ci si dimentica molto facilmente, che diventano un vero e proprio ricettacolo per ogni tipo di germi e batteri: telefoni, citofoni, telecomandi e giocattoli andrebbero sempre detersi e disinfettati con cura. Anche gli spazzolini da denti possono trasformarsi in possibili veicoli di contagio; il consiglio è di tenerli il più possibili distanziati l’uno dall’altro. Spostandoci invece nelle camere da letto, oltre a lavare e igienizzare coperte, cuscini e lenzuola, diventa molto importante arieggiare i locali della casa con frequenza soprattutto se vi riposa una persona influenzata; infine, andrebbe mantenuto sempre il giusto tasso di umidità.

…e in ogni circostanza quotidiana

Altri consigli utili:

  • Lavarsi con cura le mani con acqua calda e sapone, strofinandole per almeno 30 secondi (questo accorgimento rappresenta la pratica considerata più efficace dall’Organizzazione Mondiale della Sanità);
  • In mancanza di acqua e sapone tenere sempre a portata di mano o in borsetta un flaconcino di gel disinfettante per le mani;
  • Proteggersi il viso con mascherine antismog e praticare se possibile l’autoisolamento nel caso si avvertano i prodromi influenzali;
  • Non rosicchiare penne e matite: perché queste diventino ricettacolo di virus influenzali è buona norma evitare il più possibile da questo comportamento;
  • Soffiare il naso spesso, gettando subito i fazzoletti di carta;
  • Vestirsi a strati per evitare di sudare e di prendere freddo;
  • Privilegiare un’alimentazione ricca di frutta e verdura e condire le pietanze con succo di limone, un potente antibatterico naturale.

[1] Va ricordato a questo proposito che, per quanto riguarda nello specifico i medicinali contenenti sostanze mucolitiche, l’AIFA ha condotto un’analisi sui dati di farmacovigilanza, nazionali e internazionali, i cui risultati hanno rivelato che le sostanze mucolitiche (acetilcisteina, carbocisteina, ambroxolo, bromexina, sobrerolo, neltenexina, erdosteina e telmesteina) provocano un aumento delle secrezioni bronchiali nei bambini sotto i due anni, con conseguente difficoltà ad eliminarle attraverso la tosse. Per i medicinali che contengono queste sostanze mucolitiche l’AIFA ha adottato nel novembre 2010 un provvedimento restrittivo che ne vieta l’uso, nei bambini al di sotto dei 2 anni di età.

Tale provvedimento restrittivo non interessa invece i medicinali omeopatici come Stodal sciroppo, che non contiene sostanze mucolitiche e nemmeno principi attivi ad azione sedativa centrale o periferica, ma alcune sostanze attive tradizionalmente utilizzate dalla farmacologia omeopatica per il trattamento sintomatico della tosse secca e della tosse produttiva.

A cura del dott. Giampaolo Guida, medico di famiglia esperto in omeopatia a Bologna