Sostenibilità e stilisti emergenti: da NY a Parigi le fashion week 2020 parlano la stessa lingua

Sostenibilità e stilisti emergenti: da NY a Parigi le fashion week 2020 parlano la stessa lingua

La partenza della New York fashion week non ha deluso le aspettative: le sfilate parlano di moda sostenibile e nuovi artisti. Ecco tutte le novità!

Si ricomincia! Il mese della moda nel mondo è ripartito con tutta l’energia e la voglia di novità che lo contraddistingue dalla sua nascita. Il mese delle fashion week 2020 è partito da New York: in passerella hanno sfilato non solo bellissimi abiti e un’atmosfera elettrica come succede ogni anno, ma anche la determinazione di fare la differenza con un’impronta ecosostenibile e che sa osare. Ora il mondo della moda è già concentrato su Londra, con il suo debutto nella giornata di San Valentino.

Le fashion week: le date e i grandi assenti a NY

Il mondo della moda è ripartito con la New York fashion week, ma anche le altre capitali della moda sono pronte a presentare abiti e creazioni:

• la London fashion week, dal 14 febbraio al 18;
• la Milano fashion week dal 18 al 24;
• la Parigi fashion week dal 24 febbraio al 3 marzo;
• Infine si chiude la sessione a Los Angels, dal 26 al 29 marzo.

Le sfilate e presentazioni della collezione autunno-inverno 2020/2021 sono partite nella Grande Mela dal 7 al 12 febbraio con le sue 70 collezioni. Un programma decisamente più scarno rispetto alle 100 collezioni presentate durante l’edizione 2019 e che non risulta essere l’unico neo della NY fashion week 2020.

Modelle

Tante icone della moda non hanno presenziato con le loro creazioni, il più importante assente è stato sicuramente Tom Ford, ma tante altre maison blasonate hanno declinato l’invito come: Ralph Lauren, Jeremy Scott, Donna Karan, Calvin Klein, nemmeno il marchio di Rihanna, ovvero Fenty, e infine Tommy Hilfiger, che porterà la sua collezione alla Tate Modern durante la London Fashion Week.

Le tendenze delle fashion week 2020

I pilastri sui quali reggeranno saldamente le fashion week di questo 2020 sono 3, ognuno con una carica inaspettata e rivolta al futuro.

Linee attese: nonostante la possibile perdita di importanza della Fashion week di New York le sorprese non mancheranno nei look proposti e in quelli che attesi nelle altri città. La tendenza sarà infatti quella di celebrare le culture del mondo e dare un’impronta più contemporanea all’artigianalità e alle sue tradizioni. Elemento che influenzerà tutte le categorie: dall’abbigliamento, alle calzature e agli accessori.

Sostenibilità: da NY a Parigi, e poi di rientro nelle Americhe a Los Angeles, l’influenza maggiore sembra essere una e una sola: la ricerca della sostenibilità. La sensibilità per questo delicato argomento è esplosa già nelle prime sfilate a New York, ma sembrerebbe destinata a contagiare anche le altre capitali della moda. Gli stilisti di tutto il mondo infatti, dai più affermati ma soprattutto tra gli artisti emergenti, hanno preso a cuore l’allarme del cambiamento climatico, lanciato da una giovanissima Greta Thunberg, e l’hanno fatto proprio infondendolo nei tessuti, idee e colori.

Artisti emergenti: sempre a partire dalla New York fashion week l’attenzione si focalizzerà anche sui giovani artisti emergenti. Dice Steven Kolb, il presidente e amministratore delegato del Council of Fashion Designers of America in un’intervista a Vogue:

“Quello che amo della moda Made in USA è il suo grande ottimismo. Nonostante quello che accade nel mondo o i cambiamenti che avvengono nel business, il mood resta sempre positivo e c’è una forte determinazione a riuscire”.

Un assaggio di sostenibilità alla Milano fashion week 2020

A Milano la sostenibilità sembrerebbe partire dalle fondamenta: la location delle ben 188 sfilate ed eventi viene infatti presentata totalmente plastic free con utilizzo di carta riciclata al 110%. La decima edizione della Fashion Hub Market inoltre verrà ospitata per la prima volta all’interno di un’ala del Museo della Permanente e sarà caratterizzata dal riciclo totale: dalle strutture di allestimento riutilizzate, fino alla moquette riciclata per la passerella.

Come gli stilisti decideranno di trasportare la sostenibilità nelle loro creazioni? Dalla scelta dei materiali, alla forma e a i colori le possibilità sono infinite. A fermarli sarà solo la fantasia. Non ci resta che seguire con curiosità tutti gli appuntamenti che si concluderanno a fine marzo, per poi riprendere a settembre con il più audace momento della presentazione della stagione Primavera/Estate 2021/2022.