Si infittisce la vicenda dell’anziano di Taranto sposato, a sua insaputa, alla badante. “Lui era lucido”, afferma la madre della badante.
Tra la famiglia dell’anziano derubato e quella della badante c’erano stretti e solidi legami. Le famiglie si conoscevano da tempo e c’era, sembra, assoluta fiducia reciproca.
“Mia figlia è innocente”, dichiara la madre della badante “pagherà chi ha messo in moto questo meccanismo terribile”. Secondo la donna l’anziano era completamente cosciente e consapevole del matrimonio. Avrebbe sposato la badante di sua volontà, ne era persino innamorato.
La donna difende la figlia anche sui prelievi ritenuti illeciti: “Lei doveva ristrutturare una casa con quei soldi”, così la giustifica. La madre della badante ricostruisce anche il passato dell’uomo, che era partecipe dei loro pranzi in famiglia e delle vacanze al mare. Dalle sue parole emerge un rapporto molto più disteso tra l’anziano truffato e la badante.
Ma a parlare non sarà il dolore di una madre che non accetta il comportamento criminale della figlia? “La giustizia farà il suo corso”, ha concluso la donna.