Si infittisce la vicenda del pensionato di Taranto, sposato con la badante senza saperlo.
Il signor Giancarlo non ricorda di essersi sposato con la signora Tina, sua badante. E spunta un referto medico che testimonia la decadenza cognitiva dell’anziano.
Tuttavia la sindaca che ha celebrato il matrimonio civile ribadisce che quel giorno l’anziano era lucido e cosciente: “Non avevo motivo per cui non procedere. Non c’era nulla di grave che facesse pensare a un sabotaggio”. Anche la madre della badante difende la posizione della figlia: “Si conoscevano dal 1979. Lui voleva sposare Tina”.
Di contro le dichiarazione dei parenti della vittima, che sottolineano la scarsa capacità di intendere e di volere dell’uomo. “Definiva Tina un’amica”, ribadiscono. E aggiungono che da un certo periodo l’anziano non era più lo stesso. “Entravi nella sua abitazione e c’era odore di fumo, e lui non ha mai fumato”, racconta la nipote “era la badante a fumare con il compagno”.
Stando ai referti medici l’uomo, 83 anni, soffre di un decadimento cognitivo. Quindi è lecito pensare che non fosse nel pieno delle sue facoltà il giorno del matrimonio. Ricordiamo che dal conto dell’anziano sono stati prelevati duecentomila euro dalla moglie-badante, che con quei soldi avrebbe ristrutturato una abitazione di sua proprietà.