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Raffaella Carrà

Raffaella Carrà è stata una istituzione della televisione, se non la televisione stessa: col suo caschetto biondo ha cavalcato i decenni senza annoiare mai

La regina della televisione per eccellenza. Perché non era solo una conduttrice, Raffaella Carrà. Era prima di tutto una ballerina, aveva studiato sin da bambina trasferendosi a Roma all’età di otto anni. Aveva la capacità di intrattenere il pubblico come nessuna, di lanciare tendenze (ah che scandalo, quell’ombelico scoperto), di tenere testa agli uomini  – di carisma –  che l’hanno accompagnata sul palco. Raffaella Carrà era la televisione italiana, e l’aveva vissuta sin dalla fine degli anni ’60, unendo più generazioni. L’esplosione del varietà, quelle sigle che diventavano delle vere hit, che scalavano le classifiche. Canzoni capaci di attraversare i decenni, di trasformarsi e adattarsi. Il Tuca Tuca, le provocazioni, la capacità di riconoscere quando era il momento di ritirarsi dalle scene. Questa era Raffaella Carrà, romagnola sanguigna e amatissima anche in Spagna.

La vita privata di Raffaella Carrà

Raffaella Carrà non ha mai avuto figli ma nel corso della sua vita ha avuto due storie molto importanti, almeno tra quelle note. Per ultima, in ordine di tempo, quella col regista Sergio Japino, colui al quale è toccato l’onere di dare la notizia della morte di Raffaella.

Raffaella era legatissima sia ai figli di Gianni Boncompagni che ai suoi nipoti, figli del fratello prematuramente scomparso.