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Eurovision

L’Eurovision Song Contest è una manifestazione internazionale musicale che ogni anno mette a confronto artisti provenienti dai diversi Paesi

Per anni l’Eurovision Song Contest è passato quasi sotto silenzio, nonostante sia una manifestazione nata addirittura nel 1956. In Italia però, specialmente dalla partecipazione di Mahmood nel 2019, è cresciuto l’interesse per un festival che accoglie artisti da ogni parte del mondo. Il partecipante, nel nostro Paese, è scelto grazie alla vittoria del Festival di Sanremo: chi arriva il primo posto acquisisce automaticamente il diritto di partecipare alla manifestazione. Questo, per esempio, è successo ai Maneskin nel 2021: vincitori all’Ariston, trionfatori pure all’Eurovision. La prima storica volta è stata a Lugano nel 1956: l’unica volta in cui non si è tenuto è stata nel 2020, a causa della pandemia. Esistono anche della manifestazioni “collaterali” nati proprio da una costola dell’Eurovision Song Contest, come per esempio lo Junior Eurovision Song Contest. 

Eurovision: i vincitori italiani

Nel 1964, all’Eurovision Song Contest che si è tenuto a Copenaghen, in Danimarca, trionfò Gigliola Cinquetti con la sua celebre Non ho l’età. Giovanissima, Gigliola ha inaugurato le vittorie degli italiani.
A Zagabria, in Croazia, nel 1990, fu la volta di Toto Cutugno, con Insieme: 1992.
Nel 2021, a Rotterdam, in Olanda, il trionfo dei Maneskin col rock di Zitti e Buoni: poche settimane prima la giovane band romana aveva vinto il Festival di Sanremo in una edizione particolarissima, con l’Ariston vuoto a causa delle restrizioni dovute al Covid. 

Chi ospita l’Eurovision?

Salvo eccezioni, sempre possibili, chi vince l’Eurovision ospita l’edizione successiva. Nel 2021, per esempio, la vittoria dei Maneskin ha consentito all’Italia di organizzare l’edizione 2022, per la quale è stata scelta la città di Torino.

Chi vota all’Eurovision?

Per i voti dei cantanti in gara pesa per il 50% il televoto, per il restante 50% il voto dei Paesi partecipanti. Una particolarità: giuria e pubblico da casa non possono votare per il proprio Paese ma devono necessariamente votare gli altri.