Lo smartphone più che un privilegio si sta trasformando in un vero problema: è fonte di distrazione e comporta una perdita di denaro. Ecco perché…
Che lo smartphone sia un problema per il nostro benessere psico-fisico ce lo conferma uno studio presentato alla Radiological Society of North America: le notifiche del telefono hanno il potere di cambiare la chimica del cervello, dove prende vita lo switch cost. Sono stati presi in esame ragazzi di 15 anni dipendenti dal telefono e un gruppo di ragazzi privi di dipendenza, i ricercatori hanno costatato come il primo gruppo non riusciva ad essere distante dal proprio smartphone e ad ogni notifica entravano in uno stato di ansia e nervoso.
La dipendenza da smartphone può diventare un vero problema per il proprio futuro e durante la quotidianità, dove qualsiasi altra cosa avrà sempre meno importanza rispetto alle notifiche. Infatti, con lo switch cost è stato appurato come possedere uno smartphone ed esserne dipendente possa causare distrazione e una perdita di denaro. Soprattutto se si studia o si è a lavoro, il telefono deve essere tenuto lontano e in modalità aerea, in modo tale da non sentire nessun suono e non esserne attratti. Le notifiche possono causare una diminuzione del 40% di attenzione e il lavoro può subire un’interferenza.
La dipendenza da smartphone
Può causare un’enorme perdita di tempo, ma anche di denaro: infatti secondo quanto è stato rivelato dallo studio dello switch cost, un uomo americano dipendente di un’azienda può perdere addirittura 588 miliardi di dollari l’anno, calcolando che uno stipendio medio è di circa 21 dollari l’ora.
La dipendenza purtroppo esiste e colpisce adulti e adolescenti. Ecco perché è fondamentale come genitori prendersi cura dei propri figli ed essere i primi ad evitare di metterli in una condizione così grave per la loro salute e il loro stato di concentrazione. Uno studio del MIT di Boston, inoltre, ha spiegato come se se una persona è presa da un lavoro e viene distratta dal suono dello smartphone, per riprendere la concentrazione occorreranno minimo 15 minuti.
Ecco come viene spiegato scientificamente: “Gli studi hanno confermato che le notifiche attivano diverse aree del cervello e in particolare quella che crea lo stimolo sul sistema di ricompensa. Quando riceviamo “like” o commenti sui social viene riprodotta dopamina, responsabile del senso di gratificazione. Parliamo di un meccanismo ancestrale che serve a premiare comportamenti utili alla sopravvivenza. Oggi, però, il cervello entra in uno stato di confusione: si evolve in modo più lento rispetto alla tecnologia e si comporta come in passato. Un semplice “bip” ci premia con la dopamina, ma finisce con lo sviluppare comportamenti di dipendenza, che spingono a controllare lo smartphone con frequenta, in certa di nuove gratificazione”.
Liberarsi da questa dipendenza è possibile, occorre solo prendere in mano la situazione e affrontarla nei migliori modi possibili. Inoltre non dimentichiamo che non ne soffrono solo i ragazzi, ma anche gli adulti…