L’opinione dei medici sul parto integrale
Tra le future mamme si sta diffondendo la pratica della Lotus Birth, anche detta parto integrale o parto con la placenta. Prende il nome dall’infermiera Clair Lotus Day, secondo la quale a chi non veniva tagliato il cordone ombelicale poteva vedere intorno un’aura più intensa. Ma quali sono gli svantaggi della Lotus Birth? Secondo la comunità scientifica, questa procedura non ha fondamento e rischia addirittura di trasmettere infezioni al neonato. Dove starà la verità?
Controversie sull’utilità della Lotus Birth
I sostenitori del parto con la placenta dicono che, anche dopo la nascita, il bambino trae energia e nutrimento dalla placenta. Per questo, è un atto barbaro e innaturale recidere il cordone ombelicale: sarà la natura a farlo al momento opportuno. I dottori invece dicono l’opposto, perché dopo la nascita il cordone smette di pulsare. Questo significa che il sangue non veicola più alcuna sostanza, ed è per questo che la placenta si essicca. Non è dovuto a un ultimo periodo di trasferimento di sostanze, bensì alla totale assenza di nutrimento o utilità. Inoltre, il cordone non è innervato e quindi non è vero che il neonato soffre al taglio del cordone.
Svantaggi della Lotus Birth secondo la scienza
Chi porta avanti la Lotus Birth sostiene sia una pratica meno scomoda di quanto si creda. Basta mettere la placenta in una ciotola o un panno. I medici invece si oppongono, perché le relazioni tra mamma e bambino vanno incoraggiate eliminando qualsiasi impedimento. Tenere la placenta collegata rende ancora più difficile e rischioso prendere il neonato in braccio, e può anche causargli infezioni. I sostenitori del parto integrale, invece, vedono proprio nel taglio del cordone un veicolo di infezioni. Sembra essere un tipico caso di fede contro scienza, difficile da risolvere senza avere tutte le informazioni necessarie.