Novità sul Superbonus 110%: è in arrivo una proroga fino al prossimo giugno, ma solo per una categoria di abitazioni.
Cambia ancora il Superbonus 110%. Dopo le tante polemiche delle ultime settimane, potrebbe arrivare l’attesa proroga fino al prossimo giugno, ma solo per una tipologia abitativa: le villette unifamiliari. Se nelle ultime ore si era parlato anche di uno slittamento fino al prossimo settembre, al momento la Commissione Finanza della Camera sembrerebbe essere al lavoro su un prolungamento dei tempi fino al mese di giugno, ma solo in un caso. Ecco tutti i dettagli sulla proroga del Superbonus 110%.
Superbonus 110%: proroga per le villette
La proroga tanto attesa sta per arrivare, anche se solo per una categoria di abitazioni. La Commissione Finanza della Camera è pronta ad approvare alcuni degli emendamenti su cui il governo era al lavoro, in relazione al Superbonus. Tra questi anche la proroga per le villette unifamiliari.
Il DL 11/2023 sarà convertito entro il prossimo 17 aprile. Al suo interno sarà stabilita la proroga del termine per la rendicontazione dei lavori effettuati sulle villette monofamiliari. Il termine ultimo passerà quindi dal 31 marzo al 30 giugno 2023, con aliquota ancora piena, e quindi al 110%, al termine dei lavori. Resta comunque valido il requisito degli interventi effettuati. Almeno il 30% del complessivo dei lavori deve essere stato effettuato obbligatoriamente entro il 30 settembre 2022.
Per quanto riguarda la scadenza al 30 settembre 2023, pur rimanendo ancora probabile, non è stata ancora confermata ufficialmente. Nuovi sviluppi arriveranno dunque solo nei prossimi giorni, verosimilmente prima della conversione del prossimo 17 aprile.
Le altre novità del Superbonus 110%
Oltre all’emendamento più atteso e chiacchierato, saranno approvati altri cambiamenti in merito al Superbonus 110%, dopo le tante polemiche sollevate dalle decisioni delle scorse settimane dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Verranno inserite nel DL deroghe al divieto di sconto in fattura e di cessione del credito, in particolare per gli interventi di edilizia libera, per gli immobili di IACP, Onlus ed enti del terzo settore e per il cosiddetto Sismabonus, quello che si riferisce agli immobili situati in aree colpite da eventi sismici.