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#StopHateForProfite: la protesta delle star di Hollywood

Leonardo DiCaprio

Silenziare i social per 24 ore: questa è la protesta a cui hanno preso parte alcune star del cinema e della musica.

Facebook, in questi ultimi giorni, è diventato palcoscenico di un’altra protesta – l’ennesima – che vede schierati in prima linea alcune delle star di Hollywood più famose al mondo. Solo lo scorso 16 settembre, infatti, è stato lanciato l’hashtag #StopHateForProfite per combattere, essenzialmente, l’odio sui social. In questo caso proprio su Facebook spesso scenario di diatribe tra i vari utenti.

Da Jennifer Lawrence a Leonardo Di Caprio: la protesta delle star

Da qualche giorno i più attenti hanno visto che alcuni account di personaggi di spicco del mondo dello spettacolo sono stati silenziati. Tra questi ci sarebbe quello di Jennifer Lawrence e Leonardo Di Caprio, ma anche Ashton Kutcher, Kim Kardashian e Katy Perry hanno deciso di prendere parte a questa protesta – silenziosa – contro l’odio in ogni sua forma.

Anche Mark Ruffalo, attore di grande successo, proprio su Twitter ha deciso di rendere partecipi i suoi fan delle sue intenzioni, ossia che per 24 ore non avrebbe postato nulla sui propri account social:

#StopHateForProfit: da dove nasce?

Non sappiamo precisamente quando sia nata la campagna con cui si è deciso di combattere l’odio in rete, quello che è certo è che tutto è partito da un collettivo di cui fanno parte l’Anti-Defamation League e l’associazione per i diritti civili NAACP.

Va specificato, inoltre, che non solo Facebook è rimasta coinvolta da questa iniziativa ma anche Instagram. Il tutto è accaduto dopo che proprio il colosso, capitanato da Mark Zuckerberg, aveva deciso di non chiudere una pagina che incitava proprio all’odio. Sembra che in seguito Facebook si sia anche scusato per l’accaduto, ma non è servito a nulla.

Proprio Leonardo Di Caprio, inoltre, tramite il suoi account social ha ammesso:

“Uso Instagram e Facebook, ma voglio che sia una forza positiva, non odio, violenza e disinformazione. Questa dovrebbe essere un’opportunità per Facebook di lavorare con queste organizzazioni e la comunità in generale per renderlo una piattaforma migliore e più sicura per tutti”.

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ultimo aggiornamento: 18 Settembre 2020 18:16

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